Clamoroso. L’ultimo atto della giustizia sportiva ha ribaltato i verdetti del campo. E scombussolato, per ora, la Serie B e, in generale, il calcio italiano.

Il Collegio di Garanzia del Coni, nel tardo pomeriggio di ieri, si è espresso in merito ai ricorsi: tutti respinti. L’unico ad aver avuto ragione è risultato il Perugia, retrocesso in C, che ha presentato ricorso contro Figc, Lega B e Lecco per «l’annullamento del comunicato ufficiale della Federazione» che aveva decretato una decina di giorni fa la «conseguente ammissione» della compagine manzoniana al prossimo torneo cadetto. Gli umbri si sono visti riconoscere le ragioni per aver l’inosservanza dei termini perentori (la scadenza era il 20 giugno, cioè 48 ore dopo la vittoria nella finale playoff contro il Foggia) relativi ai requisiti infrastrutturali del “Rigamonti-Ceppi” di Lecco.
Bocciata anche la Reggina, il cui ricorso contro la mancata concessione alla società della licenza nazionale, è stato dichiarato «in parte inammissibile e in parte infondato». Il Consiglio Federale previsto per venerdì 28 luglio, ufficializzerà le squadre iscritte ai campionati, disegnando dunque un campionato di B che, ad oggi, vedrebbe Perugia e Brescia al posto di Lecco e Reggina.

Ad oggi, appunto: perché i prevedibili ricorsi delle escluse non tarderanno ad arrivare. I prossimi passaggi saranno al Tar il 2 agosto, mentre il Consiglio di Stato ha un’udienza fissata per il 29 agosto quando teoricamente il campionato cadetto dovrebbe essere già partito. La Serie B e la giustizia sportiva sono già nel pallone, in mezzo a una battaglia che non si combatte sul campo ma nelle aule dei tribunali.

(L’esultanza del Lecco dopo la vittoria in finale playoff di serie C – Foto: Calcio Lecco 1912)