La WiMORE Volley Parma annuncia di aver perfezionato l’acquisto dello schiacciatore Federico Rossatti, dal 2019 in forza al Maury’s Com Cavi Tuscania Volley in Serie A3 con una parentesi al Luc Volleyball di Losanna in Svizzera.
Nato il 22 luglio 1994 a Verona ma originario di Mezzolombardo in provincia di Trento, è cresciuto pallavolisticamente tra le fila di Mezzolombardo Volley e Argentario Calisio poi ha indossato le maglie di Club Italia (B2), Forlì per due anni in B2 e B1, Bolzano (B1), Reggio Emilia in A2 prima di debuttare in SuperLega nella stagione 2017-18 a Castellana Grotte e da lì vivere le ultime esperienze tra Campegine, Castelfranco di Sotto, Tuscania e Losanna. Adesso la scelta di Parma che da lui si aspetta molto in questa nuova avventura in A3. “Mi sono operato al braccio destro in aprile perché mi hanno trovato frammenti di calcificazione. Ora sto benissimo, ho completato la fase di riabilitazione e sarò pronto per l’inizio della stagione”.
Com’è nata la trattativa?
“Nonostante l’intervento chirurgico ho ricevuto diverse richieste e la mia idea era quella di avvicinarmi alla famiglia e alla mia ragazza che abita a Modena. Cercavo una realtà in cui stabilirmi nel medio-lungo termine, ci abbiamo messo poco a trovare un accordo”.
A cosa potete ambire?
“La dirigenza sta allestendo una squadra competitiva, l’obiettivo è la salvezza ma credo che possiamo puntare ai play-off”.
Cosa significa per te la tappa di Parma?
“Per me Parma è una grande opportunità, è sempre stata una piazza storica del volley italiano e poterla riportare ad alti livelli rappresenta un motivo d’orgoglio”.
Cosa ti resta dell’esperienza al Tuscania?
“Arrivai subito dopo la retrocessione, avevo una gran voglia di riscatto e siamo riusciti a riaccendere l’entusiasmo dei tifosi seppur in una realtà piccola che, però, ci seguiva costantemente. E’ mancato qualcosa per raggiungere il traguardo, a livello personale era giusto cambiare alla ricerca di nuovi stimoli. Tuscania mi ha dato tanto, non posso che ringraziare tutti”.
Quali armi serviranno in A3?
“Poche parole, umiltà e lavoro. Penso che la Serie A3 sia un po’ sottovalutata e non possa essere paragonata alla “vecchia” B1. Il livello si sta alzando di anno in anno, le prime quattro-cinque squadre potrebbero tranquillamente giocare anche in categoria superiore”.