I destini della truppa azzurra rimangono tutti sulle spalle larghe di Marco Cecchinato. Dei tre italiani impegnati nei quarti di finale dell’Emilia-Romagna Tennis Cup, torneo ATP Challenger 125 organizzato da Master Group Sport in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna sui campi del Tennis Club President a Montechiarugolo (Parma), l’eroe del Roland Garros (semifinalista nell’edizione 2018) è l’unico a rimanere in gara, mentre Arnaboldi e Zeppieri si arrendono ai rispettivi avversari di giornata.
CECK DI CUORE VOLA IN SEMIFINALE – Sono servite due ore e ventisette minuti a Cecchinato per scrollarsi di dosso il taiwanese Chun Hin Tseng, classe 2001 numero 109 al mondo, solo in teoria abbordabile sulla terra rossa, in realtà giovane speranza in forte crescita, ex numero 1 juniores e vincitore del Roland Garros tra gli Under 18.
Non è stata la migliore prestazione del siciliano, ma ci sono stati tutti gli ingredienti necessari per confezionare una vittoria piena di buoni propositi: un ottimo primo set, la capacità di riprendersi dopo il calo vistoso nel secondo e tanta grinta nel terzo, quando le gambe hanno iniziato a farsi pesanti ma il cuore ha permesso di realizzare lo sprint finale con quattro game vinti di fila dal 2-2 al 6-2.
“Sono felice del successo di oggi – ha commentato Ceck ai microfoni -: forse non ho espresso il mio gioco migliore per tutto l’incontro, ma ho saputo reagire alla grande. Su questo aspetto, che è mancato a volte nell’ultimo anno, sto lavorando molto con il mio team. Ringrazio il pubblico per la sua vicinanza: Parma merita un torneo di primo piano come questo…”.
FUORI GLI ALTRI ITALIANI. RINASCE CORIC – Se l’avventura di Marco Cecchinato agli internazionali emiliani prosegue, è disco rosso per Andrea Arnaboldi e Giulio Zeppieri. Nel primo match di giornata il talentuoso mancino di Cantù ha pagato una partenza shock contro lo svedese Elias Ymer (numero 148 al mondo), brekkato due volte nei primi tre turni di servizio e sotto prima per 4-1, poi 6-3 e 3-0 nel secondo. La situazione sembrava compromessa, ma nel momento di maggiore difficoltà Arnaboldi si è ritrovato ed è riuscito a sciogliere il braccio e a riaprire il match con una tattica maggiormente aggressiva. Il punteggio si riporta in parità sul 4-4 e sul 5-5, ma mentre si stava profilando il tie-break l’azzurro si è smarrito in un turno di battuta da dimenticare e con due doppi falli ha concesso la vittoria a Ymer (63 75).
Nel quarto di finale sulla carta più interessante, Borna Coric e Giulio Zeppieri si sono dati battaglia per quasi tre ore, e alla fine l’ha spuntata l’ex numero 12 al mondo, reduce da una delicatissima operazione alla spalla e da oltre un anno di stop.
Nel primo set, dominato dal servizio, l’equilibrio ha regnato. Il mancino laziale ha messo a segno lo strappo decisivo proprio nell’istante cruciale, quando sul 5-4 al tie-break ha infilato Coric con uno splendido passante in pallonetto, conquistando il mini-break decisivo per vincere il parziale.
Poi un episodio molto simile rispetto a quanto già accaduto ieri nel match contro Flavio Cobolli. Coric chiede l’intervento del fisioterapista per un infortunio, tuttavia ad uscirne rafforzato è lui, mentre Zeppieri inizia ad aumentare il numero degli errori. Il croato allunga e pareggia il conto dei set. Al terzo la musica non cambia, con Coric di nuovo in fuga e l’azzurrino sempre più stanco e falloso. Giulio ci ha provato in extremis, ma il 6-4 conclusivo è a favore dell’avversario.
“Il tennis italiano deve essere fiero di avere due giovani come Cobolli e Zeppieri – ha commentato Coric a fine match – e può puntare su di loro per il futuro. Ho dovuto affrontare due sfide dure, considerando anche il tanto caldo. Questo tuttavia mi rende felice, perché se sono riuscito ad uscire vincitore dopo tutto quello che ho passato vuol dire che sto bene. La forma migliore è lontana, ma sono sulla strada giusta: pensando che ho rischiato di smettere di giocare a tennis, non posso che essere contento. Oltre al fisico – conclude il croato – infortuni così gravi incidono sulla mente e sulle certezze di un atleta: un anno fermo, lontano dal campo, dopo che sin da piccolo non hai fatto altro ti può destabilizzare, ma adesso finalmente riesco a guardare al futuro con ottimismo”.
IL PROGRAMMA DI SABATO 18 LUGLIO – Completa il programma dei quarti di finale l’ultimo incontro della serata tra il serbo Dusan Lajovic e lo slovacco Jozef Kovalik. Si sono disputate inoltre le semifinali del torneo di doppio, che hanno premiato con un pass per la finale (in programma domani alle ore 12.30) Denys Molchanov/Igor Zelenay (62 36 10-7 su Hidalgo/Rodriguez) e Luciano Darderi/Fernando Romboli (75 46 10-8 su Jebavy/Reese). Le due semifinali del singolare invece sono in programma per le ore 15.15 e alle ore 18.00.