Dopo l’appuntamento con Serie D, Eccellenza e Promozione, arrivano le pagelle di fine anno anche per le parmensi di Prima Categoria.
Tra i promossi a pieni voti c’è ovviamente il Solignano, che si è aggiudicato al fotofinish il primato del girone B spuntandola su Team Traversetolo (in trionfo poi agli spareggi promozione) e Soragna, due degne avversarie; bene, nel girone A il nostro Zibello, arrivato fino alla finale playoff.
Deludono le grandi piazze Fidenza, Palanzano, Marzolara, Real Sala Baganza e Audax Fontanellatese, seppur terminando con epiloghi differenti e contrastanti. Nelle fiamme ardenti dell’inferno ci finiscono Biancazzurra (che si fonde con il Sorbolo) e Calestanese che, senza passare dallo spareggio playout, salutano la categoria.
Le pagelle sono a cura di Lorenzo Fava.
PRIMA CATEGORIA gir. A
Zibello Polesine: 7
Non sono bastate 12 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte ad aggiudicarsi il competitivo girone A, interamente piacentino, di Prima Categoria: alla fine i gialloneri hanno chiuso al terzo posto a quota 43, a -4 dai campioni del Carpaneto Chero (per altro battuti alla 2ª), e a -3 dalla Pontolliese Gazzola seconda, che in finale playoff l’ha spuntata solo per il miglior posizionamento. Imbattuta nel 2022, dove ha raccolto 11 risultati utili consecutivi (12, se si conta anche il post season), la truppa di mister Benedetto ha fatto emergere i valori assoluti di una rosa allestita per andare su di categoria: il portiere Dondi, i difensori Delazzari e Passera, gli attaccanti Morsia e Loschi (13 gol complessivi per lui) rappresentavano un lusso, inoltre si erano rimessi gli scarpini due “vecchietti” come bomber Matteo Rastelli (classe ’73) e il centrocampista Marco Mirri (classe ’75). Buona annata, ma è stato tutto vano. Incompiuta.
Fidenza: 6
L’anno del centenario e una lunga assenza (dal 2016/2017) dalla Promozione avevano fatto tornare entusiasmo alla piazza bianconera di Fidenza, che aveva allestito una squadra con tutte le carte in regola per essere protagonista. Ma un approccio negativo, con 4 punti in 5 match, era costato a ottobre la panchina a Bonazzi (dimissionario) e, di fatto, anche la corsa al titolo dei borghigiani, che non sono riusciti nemmeno a rientrare in ballo per i playoff sotto la gestione Fermi, che dalla 6ª ha ottenuto 27 punti in 18 turni. Gli innumerevoli infortuni (basti pensare che bomber Bolsi non è mai stato in condizione) hanno frenato la rincorsa del Fidenza, che ha chiuso ottavo a 32: si poteva fare meglio. Fioco.
PRIMA CATEGORIA gir. B
Solignano: 8,5
Prima magica volta in Promozione per il club della val Taro al termine di un finale imponosticabile. Già campione d’inverno alla fine del girone d’andata con 29 punti, il gruppo allenato da Gasparini, miglior attacco del girone con 55 gol all’attivo, è riuscito a battere la concorrenza, nonostante il mese di marzo (5 punti in 5 partite) che rischiava di essere troppo penalizzante; e invece, sospinto dal suo caloroso tifo si è preso il primato all’ultimo respiro sul campo dell’Audax Fontanellatese. Il rigore all’82’ di bomber Rinaldi (14 gol in tutto) è valso il 54° punto, mentre i contemporanei passi falsi di Team Traversetolo (ko con la Casalese) e Soragna (1-1 con il Ghiare) la medaglia d’oro che ha ricordato tanto la favola del pattinatore australiano Bradbury alle Olimpiadi di Salt Lake City del 2002. Mai dire mai.
Team Traversetolo: 8
Una compagine dall’età media di 24.9 anni che ha proposto un buon calcio, segnato 50 gol con 11 giocatori, annoverato in squadra il vice capocannoniere Rolli (17 gol) oltre all’ottimo Orlandini (15), ottenuto il miglior rendimento esterno (al pari della Valtarese), conseguito una serie di 6 vittorie di fila, saputo restare in vetta per 18 giornate su 26. Ma tutto questo non è bastato: i rosanero hanno dilapidato il pingue vantaggio di +5 sul Soragna e +6 sul Solignano, a 5 turni dalla fine, con tre scontri diretti persi (Soragna, Valtarese e Casalese). Poi, però, ai playoff è arrivata la meritata rivincita per il tecnico Volpi e i suoi ragazzi: prima, grazie alla vittoria sulla Valtarese, quindi, col netto trionfo in finale sulla Casalese. Ora il pres Prampolini e tutto il suo Team attendono (con speranza) solo il ripescaggio, che significherebbe una memorabile prima apparizione in Promozione. Scheggia impazzita.
Soragna: 7,5
Tra le due litiganti i neroverdi, terzi incomodo, sembravano alla fine quelli ad avere più chance di spuntarla e abbandonare la Prima dopo sei anni, sebbene il pronostico di inizio anno non fosse quello di vincere il campionato. Un discreto girone d’andata, concluso a 23 punti, ha permesso al gruppo di Balboni – trascinata dai gol di Mesoraca (7) e Borella (6) – di credere nel sogno, specie al netto del percorso nel ritorno: il migliore, con la Casalese, grazie ai 29 punti. Ne sarebbero bastati altri due, quelli gettati alle ortiche contro il Ghiare all’ultima, per giocarsi col Solignano a pari punti uno spareggio Promozione, categoria divenuta del tutto irraggiungibile dopo il ko contro la stessa Casalese in semifinale playoff. Annata epica, ma che rammarico… Harakiri.
Valtarese: 7
Fare calcio lassù, a Borgotaro, non è facile e da sette anni è diventato impensabile tornare sui campi di Promozione. Quest’anno, però, il bravo mister Setti è andato vicinissimo a regalare a una delle piazze più importanti di questo campionato un inatteso e clamoroso salto di categoria. La Valtarese è stata a tratti dominante nelle prime giornate, tanto da chiudere quarta con 26 punti (a -3 dal Solignano capolista) prima di Natale. Nel ritorno una lieve flessione che ha fatto registrare 4 punti in meno nel saldo, ma non per questo l’ha esclusa dai playoff, dov’è giunto il ko al cardiopalma di Traversetolo. Un elogio alla fase difensiva dei granata, che hanno preso meno gol di tutti (20) in campionato. Outsider.
Palanzano: 5,5
Con una batteria di giocatori come Dessena, Di Paola, Riganò, Bergonzani, Lupica, Rossetti, Remondini, Lombardi, Riccò, Pellacini e Ingegnoso era lecito attendersi il team della val Cedra tra le primissime e, invece, no. Il ritorno (appena 11 punti) è stato un fiasco, dopo una prima metà incoraggiante (28 punti). Uscito di scena dalla semifinale di Coppa, anche l’effetto Brandolini (sostituito di Grasso dalla 7ª con la squadra quinta in classifica) è via via scemato e la squadra, decimata dalle assenze, ha chiuso al sesto posto con un tris di ko. Si prospetta una rivoluzione: il ds Ghini e i fedelissimi apriranno un nuovo ciclo, ma al Sala Baganza. Calante.
Juventus Club Parma: 6,5
Con un incoraggiante +12 è stata, fra tutte, la formazione che ha fatto registrare il saldo migliore nel computo tra punti conquistati all’andata (11) e al ritorno (23). Mister Soldi ha saputo portare il suo giovane gruppo, dapprima, alla conquista della permanenza in categoria e, poi, a insediarsi al 7° posto d’onore, anche grazie a una scia magica di 8 turni senza ko tra la 17ª e la 24ª. Poche stelle, tanti protagonisti: ben 16 i giocatori andati a segno; due i “bomber”, il giovane Polastri e il più esperto Tamani, con 6 reti ciascuno. Sbarazzino.
Basilicastello: 6,5
Salvezza tranquilla doveva essere e salvezza tranquilla è stata. Affidarsi a un mister abituato anche a palcoscenici più importanti come Delmonte è stato il valore aggiunto di un gruppo solido ma senza enormi qualità, che agevolmente ha centrato l’obiettivo arrivando a quota 33 punti. Il tandem offensivo Pozzi-Kenao (11 gol in due) è stato sufficiente a salvare una piazza che sembra aver trovato la sua dimensione in questa categoria. Sobrio.
Marzolara: 6
Sospiro di sollievo per il Marzolara che, grazie a tre vittorie nelle ultime quattro giornate, si salva in anticipo e riscatta, in parte, una stagione al di sotto delle aspettative. A metà novembre era servito il cambio tecnico con il ritorno in panchina di “re Giorgio” (Ghillani) per traghettare lentamente i biancoblù alla salvezza finale con 30 punti. Tra le note liete da salvare i senatori Torelli, Biasin, Buffa, Iacca, De Rinaldis, Venturini, Gatti e Colacicco, che hanno tirato la carretta assieme alle giovani scoperte Marino, Salvi e Landini (5 gol per lui). Bene anche Sghia, in doppia cifra, ma destinato a cambiare aria; impalpabile il breve one more time, a metà percorso, del 34enne attaccante Poka. Fiuuu.
Ghiare: 7
La rivelazione del torneo è stata la giovanissima squadra della val Parma allenata dal (quasi) 42enne Brusca, bravo a tener sempre lontana una brigata di millennials dalla zona retrocessione. Impresa non di poco conto, se si pensa che il presidente Bedini, fino all’estate scorsa, pensava addirittura di iscriversi in Seconda. Ma pazienza e coraggio gli hanno dato ragione. Memorabili all’andata le goleade su Real Sala Baganza e Calestanese, oltre al 4-3 al Traversetolo; finale un po’ calante, con qualche ko in un calendario ostico, ma onorevole l’ultima prestazione col Soragna, che è valsa il 26° punto. Riflettori per l’attaccante Arbasi, 15 gol senza rigori né punizioni: imparerà a segnare anche così. Chapeau.
Real Sala Baganza: 5,5
Potremmo fare un copia e incolla della pagella del Marzolara. Era una delle più attese in partenza, sia per la fresca fusione sia per la presenza in squadra del top player Fiordelmondo (che, dopo questa annata, appende gli scarpini al chiodo) e di altri elementi di prim’ordine come Ciccotto, Andrea Donati e Davide e Giuseppe Messineo. Invece il campionato è stato anonimo, a tratti deficitario: la panchina di Garulli ha più volte scricchiolato, soprattutto all’andata (10 punti), tuttavia s’è rinsaldata grazie a un ritorno in crescendo (26 punti). Salvezza certificata a 90′ dal termine, ma che fatica. Si farà tabula rasa e il nuovo corso, “targato Palanzano”, inizierà da Stefano Lombardi, fresco mister. Grande assente.
Audax Fontanellatese: 5,5
Reduce dalla fusione tra le due precedenti compagini del paese, la matricola di Fontanellato è riuscita a mantenere la categoria soltanto per il disgraziato risultato della Calestanese all’ultima di campionato. Positivo l’approccio del subentrante Zinzi, che aveva ereditato (da Mingozzi) un team con 2 punti in 6 match e alla sosta l’aveva portato a quota 16; ne sono bastati solo 10 nelle altre 13 per salvarsi. Ci si aspettava di più da Cardinali, il cui contributo realizzativo (4 gol, di cui 2 su rigore) ha fruttato comunque 5 punti. Miracolato.
Biancazzurra: 5
La squadra sorbolese era una delle più accreditate alla retrocessione e, in questo caso, il verdetto non ha contraddetto le aspettative di inizio anno. Né i due mister stagionali (Ajolfi, prima, e Grisenti, poi) né l’arrivo dell’ex professionista Barusso (lo si ricorderà per un paio di espulsioni lampo) sono stati utili a invertire il trend. Le uniche gioie sono arrivate nella doppia vittoria contro il Marzolara e nella gara conclusiva contro la Calestanese; in mezzo qualche pareggio a effetto (vedi Casalese e Solignano). Ma con soli 16 punti nemmeno il penultimo posto poteva bastare a salire sul treno playout. Il cammino finisce qui: dal prossimo anno si viaggerà in carrozza con il Sorbolo. Capolinea.
Calestanese: 4,5
Retrocessione con l’amaro in bocca, perché giunta all’ultima domenica di una stagione tra mille peripezie: l’avvio shock costato la panchina a Melegari; la crisi nella ricerca di un sostituto mai arrivato (se non nella figura del ds Bruschi); i troppi infortuni; la necessità di far giocare un attaccante (Comani), autore di 8 gol, addirittura in porta. Eppure, con un girone di ritorno gagliardo, dopo i 5 punti dell’andata, i granata erano arrivati ad avere il destino nelle loro mani: solo con una vittoria sulla già retrocessa Biancazzurra si sarebbero presi il playout contro l’Audax Fontanellatese, già pronta al peggio: ma, a sorpresa, i punti sono rimasti 15, come alla penultima, ed è maturato un triste verdetto. Harakiri II.