Il Parma stecca al Tardini contro una Cremonese che ha vinto con merito, perché ha giocato meglio e ha dimostrato di essere più squadra.
I difetti del Parma, soprattutto quelli difensivi, oggi hanno fatto la differenza. Maresca non è riuscito a invertire la rotta neanche con i cambi. Il pressing alto e asfissiante dei grigiorossi è stata un’arma letale per i gialloblù che nel finale hanno perso la testa, espulso Vazquez dopo un duro faccia a faccia con mister Pecchia. Inoltre Di Carmine ha sbagliato per ben due volte un rigore sul punteggio di 2-0.
PARMA IN TILT – La Cremonese parte con il piede schiacciato sull’acceleratore, pressa alto, molto alto, e il Parma va subito in difficoltà, tant’è che dopo tre minuti è già sotto: Cobbaut perde palla ingenuamente al limite dell’area, Fagioli è in agguato: rasoterra preciso nell’angolino. L’imbattibilità di Buffon si ferma così a 184 minuti.
La Cremonese ha il merito di non cambiare atteggiamento neanche dopo il vantaggio, occupando sempre la metà campo avversaria, e non è un caso se Valeri sfiora il raddoppio con un diagonale di sinistro e poi al minuto 35 crossa il pallone che Vido, col piattone destro, trasforma nel gol del raddoppio. E pochi minuti dopo Gauetano sfiora il tris (decisivo Buffon). Il Parma del primo tempo è tutto in un pallonetto di Mihaila terminato fuori non di molto. Troppo poco per essere vero, la Cremonese ha dominato la prima frazione.
DOPPIO RIGORE FALLITO – La musica non cambia neanche nella ripresa sebbene il Parma ha una reazione di orgoglio e con Man va vicino al gol (decisivo Carnesecchi). La Cremonese continua a macinare gioco e pressare alto, come se avesse delle pile inesauribili, mentre la difesa ducale è sempre in affanno come al 6’ quando Schiatteralla stende Fagioli in area. E’ rigore, Di Carmine calcia una prima volta ma Buffon intuisce, ma il tiro è da ripetere (diversi giocatori entrano in area prima del tiro); Di Carmine cambia angolo ma sbaglia ancora, tiro fuori. Un errore che potrebbe costare caro soprattutto a livello psicologico ed è quello che succede perché il Parma riapre la partita con Mihaila (destro imparabile).
La partita diventa incandescente, Vazquez perde la testa davanti alla panchina della Cremonese e dopo un faccia a faccia con Pecchia viene espulso. Poco dopo Mihaila sfiora l’incrocio con una botta da fuori area; il Parma ci crede fino alla fine, spinto dalsuo pubblico, ma i grigiorossi resistono fino alla fine senza particolari problemi.