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Uno sportello per garantire il diritto al gioco dei bambini. Video

Uno sportello per garantire il diritto al gioco dei bambini. Video

Parte l’Ufficio 31, sportello finalizzato a promuovere il diritto al gioco per bambini e ragazzi grazie alla realizzazione di un progetto europeo di cui il Comune di Parma è capofila. Si è svolta nella sede del Coni provinciale la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa.

L’Ufficio 31 è un punto effettivo di informazione aperto al pubblico che permetterà ai giovani e alle loro famiglie di interfacciarsi con operatori specializzati sul diritto al gioco in grado di raccogliere i bisogni genitoriali e fornire consulenza sul rapporto gioco-sport famiglia/rapporto genitori figli e percezione del diritto al gioco. L’Ufficio 31 sarà operativo nella sede del Comitato Provinciale CONI di Parma di via Luigi Anedda 5/A (quartiere Moletolo) con apertura al pubblico 3 giorni alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Ogni primo lunedì del mese l’ufficio sarà aperto con orario continuato, dalle ore 10.00 alle ore 16.00. A spiegarne le funzioni Alessandro Pinto, rappresentante internazionale dell’Unicef, Gianni Barbieri presidente provinciale del Coni e la sociologa del Comune di Parma Moira Anna Balbi.“Si inaugura – ha precisato Alessandro Pinto – l’Ufficio 31 sulla base di quanto previsto dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che, proprio all’articolo 31, stabilisce il diritto al gioco per ogni bambino”. Per il presidente provinciale del Coni, Gianni Barbieri, “lo sportello rappresenta un’opportunità straordinaria per coinvolgere i giovani in attività sportive che siano loro gradite. Il progetto coinvolge ben otto città europee Dublino, Montpellier, Liverpool, Parma, Bruxelles, Monaco di Baviera, Timisoara e Varsavia. Nel gennaio del prossimo anno si terrà a Parma un convegno europeo per fare un bilancio proprio sul suo andamento”. La sociologa Moira Anna Balbi ha sottolineato come lo sportello abbia fra le proprie funzioni quella di promuovere “lo stare insieme dei giovani attraverso una rete di contatti che transitano dalle società sportive, alle associazioni ed alle istituzioni della città”. E’ intervenuta anche coordinatrice del progetto Anne Storz. Il punto informativo sarà anche “itinerante” e toccherà scuole, associazioni sportive, associazioni ricreative e punti d’incontro del territorio. L’Ufficio 31 rientra appieno nel progetto pilota avviato dal Comitato Proviniciale CONI di Parma il 1° Dicembre che ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza e le possibilità di attivazione di quanto previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia (approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989), migliorarne la comunicazione, garantire pari opportunità di accesso al gioco e agli interventi ludici per bambini e ragazzi, creare un network di società sportive e ricreative che supportino il progetto dando libero accesso alle loro strutture in tempi e situazioni condivise, porre l’accento sul fattore sicurezza nelle aree di gioco e supportare la creazione di nuovi spazi di gioco libero.

La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia all’Art. 31 definisce che:

1. Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.

2. Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.

L’Ufficio 31 è un’iniziativa del Progetto “Re-play – Renforcer le droit de jouer”, di cui il Comune di Parma è Capofila a livello europeo, finanziato nell’ambito del programma comunitario “FUNDAMENTAL RIGHT AND CITIZENSHIP – 2009-2010 ACTION GRANTS”.

Il Progetto “Re-play – Renforcer le droit de jouer”

Il progetto persegue l’obiettivo di rafforzare i diritti dei bambini e in particolare la promozione del diritto al gioco, alle attività ricreative e allo sport, come previsto dall’art. 31 della Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia.I partner di progetto, oltre al CONI di Parma, sono: Comune di Parma – Italia, Association pour la promotion de la formation et de la recherche en sports en loisirs – (APFRSL) – Montpellier (Francia), Deutsches Jugendinstitut (DJI) – Monaco (Germania), Centre for Social and Educational Research (CSER) – Dublin Institute of Technology – Dublino (Irlanda), Institute Intercultural Timisoara, Timisoara (Romania), City of Warsaw, Comune di Varsavia (Polonia), – Liverpool City Council – Integrated Youth and Play Service, Comune di Liverpool (Regno Unito), Association Pluralis Asbl, Rixensart – (Belgio). Il progetto “Re-play” è rivolto ai bambini e ai giovani da O a 18 anni e si pone come obiettivi specifici di migliorare la conoscenza riguardo il significato di “gioco” e diritto al gioco, aumentare le possibilità di gioco per i bambini (età compresa tra 0 e 16 anni), consentire ai bambini, senza discriminazioni, l’accesso alla piena conoscenza al loro diritto al gioco, comunicare più efficacemente il concetto di diritto al gioco.A partire dalla condivisione di una metodologia comune verrà realizzato uno studio sulla percezione del diritto al gioco e delle buone pratiche esistenti. Il progetto prevede inoltre la definizione e realizzazione, in via sperimentale, della rete di città pilota “Sportello articolo 31 ” dove in tre città, tra cui Parma, saranno inaugurati sportelli informativi per la sensibilizzazione e informazione sul diritto al gioco. Gli aspetti di sensibilizzazione e informazione saranno inoltre arricchiti dalla realizzazione di DVD, sito internet, incontri tematici e conferenza finale sul tema del diritto al gioco. Al fine di creare momenti di confronto che possano generare soluzioni basate su approcci comuni al tema oggetto del progetto, sono stati definiti, dal punto di vista operativo 3 fasi divise in 8 componenti (Workstream) e 7 incontri tematici nei diversi paesi partner articolati lungo l’intero arco di vita del progetto, iniziato nel 2011 e che si concluderà a gennaio del 2013.

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