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Gli stadi del futuro: in legno lamellare ed eco sostenibili

Gli stadi del futuro: in legno lamellare ed eco sostenibili

Un’idea tutta italiana che potrebbe suscitare l’interesse di diverse società sportive del nostro territorio. L’azienda italiana Rubner Holzbau, leader delle costruzioni in legno lamellare, in collaborazione con la Bear Stadiums, società di advisor e design, hanno ideato e firmato gli stadi del futuro: modulari, realizzati in legno lamellare, a basso impatto ambientale, confortevoli, totalmente green.
Dotati di spalti vicini al terreno di gioco, con sedute ergonomiche e curve di visibilità perfette, si montano in pochi mesi e a costi contenuti: 6/8 mesi per un impianto di media capienza a 1.500 euro/posto (2.000 euro/posto nei formati più piccoli) contro i 18/24 mesi degli stadi tradizionali a 2.500/3.000 euro posto. L’estrema leggerezza li rende adatti a essere montati anche in zone sismiche.
“Vediamo emergere nel mondo una grande domanda di stadi di media capienza, dai 5.000 ai 20.000 posti, che rappresentano di fatto l’80% del mercato mondiale per questo tipo di infrastrutture – spiega l’architetto Jaime Manca di Villahermosa, ideatore di questo nuovo format e co-fondatore della Bear Stadiums – Tali stadi dovrebbero sostituire strutture esistenti ormai fatiscenti in cemento armato o metallo, che hanno costi manutentivi alti e basso appeal per pubblico e tifoserie. In questo panorama, considerato il grande sviluppo della tecnologia televisiva HD che spinge a guardare le partite comodamente seduti nel divano di casa, si fanno sempre più strada nuovi concept di stadi belli, confortevoli, sicuri e facili da montare, le cui strutture possano esprimere benessere, serenità e favoriscano l’incontro tra le persone e i sostenitori delle squadre”.

“Il legno è un materiale da costruzione straordinario – aggiunge Claudio Rustioni, amministratore delegato di Rubner Holzbau – capace di creare calore e comfort e di offrire una struttura sicura e leggera. I nostri stadi sono costruiti con legno certificato, proveniente da foreste a gestione sostenibile. In particolare, il legno lamellare esalta le capacità strutturali del legno e consente di sviluppare soluzioni dal design innovativo e dall’ingegneria efficiente. Si tratta di un prodotto di tecnologia avanzata, ottenuto incollando strati di tavole tra loro mediante adesivi ecologici ad alta resistenza meccanica. La produzione e il montaggio di strutture in legno lamellare comportano bassi consumi energetici che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e a rispettare l’ambiente.”

La Rubner Holzbau e la Bear Stadiums hanno sviluppato il nuovo stadio GREEN per offrire al cliente la formula del “chiavi in mano”, grazie ad un accordo di partnership con un pool di Aziende Italiane leader in ogni specifico settore: mini turbine eoliche integrate a pannelli fotovoltaici sul tetto dello stadio per abbattere i costi di gestione; torri faro e proiettori ad altissima efficienza e basso consumo energetico; sedute ergonomiche di tipo a ribaltina per tutte le tribune; sedute imbottite super comfort per la tribuna principale; resine naturali per il trattamento delle superfici interne; sottofondo drenante per il terreno di gioco frutto delle ricerche più avanzate; impermeabilizzazione dei gradoni con materiali di alta tecnologia per abbattere costi manutentivi e rendere totalmente stagne le tribune; arredi interni e infissi di altissima qualità, secondo il miglior design italiano; sistemi prefabbricati per i bagni con rubinetti di erogazione acqua di nuova generazione; recinzioni e tornelli di chiusura dello stadio in moduli prefabbricati; componentistica di agganci rapidi e viteria in metallo per risparmiare tempo in cantiere nei montaggi; prato sintetico o ibrido di natura riciclabile, realizzato secondo gli standard più avanzati richiesti da FIFA/UEFA/federazioni locali; merchandising e progettazione personalizzata dell’involucro esterno dello stadio proposto dai migliori designer italiani.

 

Settore costruzioni e cambiamento climatico
Circa il 30% delle emissioni globali di carbonio provengono dal settore costruzioni: il potenziale di risparmio in questo ambito è immenso. Secondo il report dei 31 maggio 2017 del World Green Building Council, per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 2°C, ogni edificio del pianeta deve essere “carbonio netto zero” entro il 2050. Oggi, le nuove tecnologie green permettono costruzioni a bassissimo impatto ambientale, con costi operativi minimi e un impatto positivo sulla salute.

“Concepito per soddisfare le esigenze di società sportive piccole/medie – conclude Rustioni – il progetto ha già suscitato l’interesse di diverse federazioni calcistiche italiane ed estere, che intendono attuare il piano di sostenibilità annunciato da FIFA. I Presidenti di numerose società, dai Caraibi alla Cina, passando da Canada, Qatar e Messico, hanno visto nel progetto la possibilità di contribuire in modo tangibile al successo dell’iniziativa Climate Neutral Now initiative, alla quale la FIFA aderisce da settembre 2015. Scegliere un modello costruttivo in Glulam (legno lamellare), piuttosto che cemento armato o metallo, equivale a ridurre fortemente le emissioni di gas a effetto serra, il consumo energetico in modo drastico, e consente, grazie alla leggerezza delle strutture, di minimizzare l’impatto paesaggistico.”

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