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Presentazione nuovo delegato provinciale Cip, Massimo Giovanelli. VIDEO

Presentazione nuovo delegato provinciale Cip, Massimo Giovanelli. VIDEO

àˆ stato presentato presso la sede di Parma dell'Anmic il nuovo delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico (Cip). Si tratta di Massimo Giovanelli, ex campione di rugby, 47 anni, 60 presenze in azzurro, di cui ben 37 da capitano, nonchà© dirigente sportivo; guiderà  lo sport disabile parmense nei prossimi anni.

Succede a Cinzia Mainardi alla guida del comitato provinciale negli ultimi dieci anni che lascia all’ex azzurro di rugby un movimento in costante crescita: dalle 5 società attive dieci anni fa, alle 17 attuali, per un totale di 22 discipline adattate praticate in provincia.
Presenti Walter Antonini, il responsabile dell’Agenzia per lo Sport della Provincia, Gianni Barbieri, delegato provinciale del Coni che ha sottolineato il lavoro svolto dalla Mainardi, e Ivano Gardelli, vicepresidente di Anmic Parma.
Giovanelli è consapevole che il primo periodo servirà per ambientarsi e per entrare nelle dinamiche di un mondo per lui nuovo, per questo la Mainardi resterà per aiutarlo come referente per il rapporto tra Cip e Inail, che ultimamente sta dando ottimi risultati. Dovremo essere manager del quotidiano e guardare al futuro – il messaggio di Giovanelli per cui lo sport per diversamente abili ha dimostrato più volte cosa significa soffrire, superare gli ostacoli, raggiungere gli obiettivi. Il nuovo delegato ha poi sottolineato l’importanza di una visibilità costante sui media, evidenziata dalle Paralimpiadi di Londra 2012.
Il responsabile dell’Agenzia per lo Sport della Provincia Walter Antonini ha sottolineato come la nomina sia stata frutto di un sondaggio tra tutte le società e la maggior parte delle istituzioni. Il vice presidente Anmic Ivano Gardelli ha assicurato la massima collaborazione di Anmic che da tempo ha messo lo sport tra le sue priorità, instaurando proficue collaborazioni con la Magik prima e con la Gioco in questi anni, per l’alto valore in termini di integrazione e inclusione che la pratica sportiva adattata assicura.

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