Zebre-Ospreys del 3 ottobre ve la ricordate? Finì 15-14 per i gallesi, fu l’ultima partita da team manager delle Zebre di Fabio Ongaro ma non è per questi motivi che la ricordiamo ora. Dopo la sua conclusione, lo stesso Ongaro segnalò al board celtico una “presunta” irregolarità riguardo alla sostituzione temporanea di Dan Biggar. L’apertura si scontrò con Odiete, restò a terra e dopo i primi soccorsi venne sostituito temporaneamente da Davies per verificare le condizioni della “concussion” come si evinceva, secondo quanto risultava allo staff bianconero e non smentito da terzi, dal cartellino consegnato dallo staff gallese all’ufficiale di gara. L’integrazione sperimentale alla regola 3.10 introdotta poche settimane prima dell’International Board, ora World Rugby, riguardo l’esame del trauma cranico (concussion) parrebbe chiara: in caso di scontro, il giocatore può essere sostituito temporaneamente per 10 minuti per l’esame del trauma; trascorso quel periodo la sostituzione diviene definitiva e, ancora, “un giocatore che sostituisce temporaneamente un giocatore che si sta sottoponendo all’esame a bordo campo per un trauma cranico non deve battere calci di punizione in porta o calci di trasformazione”. In quei dieci minuti, Davies effettuò, realizzandolo, un piazzato. Biggar, nel frattempo portato negli spogliatoi, non rientrò in campo e la sostituzione divenne definitiva.
Il ricorso avrebbe potuto essere presentato anche in caso di vittoria Zebre in quanto l’errore eventuale è passibile di perdita di partita da parte della squadra “incriminata” per cui la sanzione andrebbe a beneficio anche di altri. Il termine “eventuale” è più che mai d’obbligo. In risposta, il board celtico avrebbe chiesto delucidazioni alle Zebre (quasi a ricercare un errore procedurale) ritenendo, in ogni caso, di non dover procedere; la loro tesi, secondo fonti ufficiose, è che sarebbe toccato all’arbitro disciplinare il tutto. La regola sperimentale, però, non lo dice. Potrebbe annidarsi un dubbio interpretativo in questa regola sperimentale? La fattispecie (il subentrante che non può calciare) è applicabile solo ed esclusivamente se il temporaneamente sostituito rientra in campo? Se la temporanea diviene definitiva, come nel caso di Biggar, la consequenzialità rende inefficace il divieto di calciare? E, ultima domanda, passerà, piaccia o non piaccia, da sperimentale a effettiva tale regola? Ai posteri l’ardua sentenza.