Non c’è speranza, almeno per il momento. L’Italia di Franco Smith chiude l’Autumn Nations Cup al sesto ed ultimo posto, battuta per 38-18 dal Galles nella giornata conclusiva al Parc-Y-Scarlets di Llanelli.
Sono 5 anni che gli Azzurri non vincono una partita nel Sei nazioni e ora ci si mette anche l’Autumn Nations Cup. Un disastro che non può più passare inosservato, che deve aprire una profonda riflessione nelle stanze dei bottoni della Federugby, perché i progressi e i progetti a lunga gettata non si vedono, in nessun modo. L’Italia del rugby è e resta il fanalino di coda.
Il Ct Smith parla di progressi, di speranze e concentrazione, ma il risultato finale non cambia.
Partita dai molti volti quella di ieri sera tra i Dragoni di Pivac e gli Azzurri di Smith, con i padroni di casa che sembrano destinati a dominare la gara dopo che, nei primi diciassette minuti, vanno in meta prima al sesto con Hardy e al diciassettesimo con Parry, allungando sul 14-0.
Gli Azzurri sono bravi a mantenere la concentrazione ed attenersi al piano di gioco, accorciano prima con Garbisi al ventottesimo e quattro minuti dopo Zanon raccoglie un’invenzione di Canna al piede per schiacciare in meta. L’apertura azzurra prima trasforma, poi allo scadere porta i suoi a una sola lunghezza di distanza dopo che l’ala gallese Adams, su un turnover che innesca il contrattacco azzurro, impedisce il riciclo dell’ovale e costringe Barnes a estrarre il cartellino giallo.
In avvio di ripresa, pur in superiorità, l’Italia concede un piazzato agevole a Sheedy e l’apertura dei Dragoni, oggi implacabile dalla piazzola con uno score del 100%, fa respirare i suoi. Ma è l’Italia che sembra avere il pallino del gioco e al nono minuto Meyer, nell’inusuale posizione di ala, accelera e manda a gambe all’aria il placcatore: meta e Azzurri in vantaggio 17-18.
Sembra poter essere il colpo del ko per la squadra di casa, l’episodio in grado di cambiare l’inerzia del match, invece il Galles ricostituita la parità numerica prima respinge un paio di assalti italiani, poi al diciassettesimo trova un varco con Faletau, ariete pericolosissimo, che innesca la cavalcata di Gareth Davies. Il mediano di mischia gallese si invola e riporta i suoi a sei lunghezze di vantaggio.
Alla mezzora è invece North a sfondare a pochi passi dalla linea di meta italiana: Barnes non è certo del toccato, il ricorso al TMO non è risolutivo ma il direttore di gara inglese convalida la marcatura che scava un divario difficile da colmare.
La meta di Tipuric cinque minuti dopo chiude i conti, con un 38-18 che consegna il quinto posto dell’Autumn Nations Cup al Galles ed il titolo di Player of the Match al numero otto dei rossi Faletau, decisivo nel mettere costantemente i rossi sul piede avanzante nel corso degli ottanta minuti di gioco.
GALLES – ITALIA 38-18
Marcatori: p.t. 6’ m. Hardy tr. Sheedy (7-0); 17’ m. Parry tr. Sheedy (14-0); 28’ cp. Garbisi (14-3); 32’ m. Zanon tr. Garbisi (14-10); 39’ cp. Garbisi (14-13); s.t. 6’ cp. Sheedy (17-13); 9’ m. Meyer (17-18); 17’ m. Davies G. tr. Sheedy (24-18); 30’ m. North tr. Sheedy (31-18) ; 36’ m. Tipuric tr. Sheedy (38-18)
Galles: Williams L. (18’ p.t. Lloyd, 18’ st. Holmes); Adams, North, Davies J., Rees-Zammit; Sheedy, Hardy (10’ st. Davies G.); Faletau, Tipuric, Botham (10’ st. Wainwright); Jones A.W. (22’ st. Dee), Rowlands (14’ Hill); Francis (28’ st. Brown), Parry, Smith (14’ st. Jones W.). All. Pivac
Italia: Trulla; Sperandio (14’ st. Mori), Zanon (36’ st. Allan), Canna, Ioane*; Garbisi, Varney (30’ st. Palazzani); Steyn, Meyer, Mbandà (22’ st. Lamaro); Cannone N. (36’ st. Stoian), Lazzaroni; Zilocchi (30’ st. Ceccarelli), Bigi (cap, 22’ st. Ghiraldini), Fischetti (36’ st. Ferrari). All. Smith
Arbitro: Barnes (Inghilterra)
Cartellini: 38’ pt. giallo Adams (Galles)
Calciatori: Sheedy (Galles) 6/6; Garbisi (Italia) 3/4.
Player of the Match: Faletau (Galles)
(Foto di Lorenzo Cattani per Sportparma.com)