Paolo Bergonzi non è più il direttore sportivo del Rugby Colorno. Dopo tre stagioni, il “Tobo” ha scelto di rinunciare alla sua carica di uomo-mercato del club biancorosso. L’annuncio della fine del rapporto di collaborazione con Bergonzi è stata comunicata stamane dalla società colornese attraverso un comunicato stampa.
Dopo 3 splendide stagioni, una serie di momenti indimenticabili e migliaia di telefonate, Paolo “Il Tobo” Bergonzi lascia il ruolo di Direttore Sportivo della Rugby Colorno 1975. “E’ una decisone di carattere esclusivamente personale”, commenta Bergonzi, “Mi sarebbe piaciuto comunicarlo ai ragazzi nella nostra Aula Magna, dove spesso mi sono commosso guardandoli negli occhi, ma la situazione purtroppo non lo ha permesso. Sono arrivato qui nel 2017 e sono state tre stagioni molto intense, che ci hanno visto lottare insieme e raggiungere l’obiettivo che ci eravamo preposti, la promozione in Top12. Sono sicuro che quest’anno, visto come stavamo giocando, ci saremmo confermati e dispiace non averlo potuto dimostrare fino in fondo. Voglio ringraziare tutti, dai tecnici allo staff medico, dall’amministrazione a chi si occupa del magazzino, senza dimenticare Monica e Daria, i mitici “Ciosi” e “Caga” e i miei amici Stefano e Mario”.
“A Colorno ho avuto la fortuna di conoscere tanti ragazzi e di vederli diventare uomini, persone splendide con cui realizzare un sogno”, aggiunge Bergonzi. “So che quando saranno vecchi come me, si guarderanno indietro e si ricorderanno di quanto fosse bello indossare questa maglia … Si renderanno conto di aver scritto una pagina indelebile della storia biancorossa, una storia cominciata nel lontano 1975 da una squadretta di quartiere e che ora vede Colorno ai vertici del movimento rugbistico italiano. Che altro aggiungere … Ci si vede al campo ragazzi”.
“La sua passione e il suo amore per questo sport ci mancheranno tanto”, commenta il Presidente della Rugby Colorno 1975 Mario Padovani. “Sono stati tre bellissimi anni, durante i quali Paolo ha lavorato in maniera seria e professionale, conquistandosi il rispetto e l’affetto di tutti. Se abbiamo raggiunto l’obiettivo TOP12, parte del merito va sicuramente anche a lui. Lo salutiamo e lo aspettiamo al campo in veste di amico e di tifoso”.