Inaugurato ieri l'annno accademico-sportivo. Consolidato il settore tecnico con il duo Ghini-Romagnoli supportati da SIlvano Garbin, preparatore atletico che prende il posto di Massimo Zaghini. Tre dei trentadue accademisti sono parmigiani
Accademia di Parma, atto terzo. Il Convitto Maria Luigia ospita per la terza stagione, e conseguentemente terzo anno scolastico, l’Accademia Federale di Parma, una delle tre anticamere di quella di Tirrenia. A proposito di camere, la direttrice del Convitto, Prof.ssa Maria Pia Bariggi, ha “dovuto” esordire nel segno di ciò che è successo lo scorso anno accademico affinché non abbia a ripetersi. «L’anticipo dell’attività ci ha costretto ad accelerare i lavori per sistemare porte ed infissi dovuti all’irruenza dei precedenti convittori. L’uso della forza deve essere mirato: oltre che agonistico deve servire anche per sostenere i compagni o fare del bene. Deve essere un potenziamento anche per gli altri, altrimenti non è crescita. Il rispetto va esteso anche alle cose». Tra le modifiche, anche quello delle uscite serali: bandite per i minorenni, consentite per i maggiorenni ma con rientro non oltre le 23. Il manager dell’Accademia, Francesco Cavatorti ha sottolineato come non si tratti di costrizioni bensì di «tutele per riuscire ad ottenere risultati di formazione globale». Il discorso è poi scivolato sull’azzurro con Cavatorti a ricordare come quattro azzurri partecipanti alla Rwc siano usciti dall’Accademia di Tirrenia e con il consigliere federale Reverberi ad auspicare la presenza di qualcuno dei presenti ai prossimi mondiali. Il collaudato duo Ghini-Romagnoli si occuperà nuovamente della formazione e crescita dei giovani prospetti. L’ex mediano ed allenatore della Rugby Parma guarda così al futuro sulla scorta della tournée estiva in Francia: «Molto positiva essendo la prima volta che in questo periodo affrontiamo una nazionale tra le più forti in Europa. Siamo rimasti competitivi per tutta la tournée, all’inizio avevamo qualche timore in questo senso. La sconfitta 26-6 con la Francia è uno scarto su cui si può lavorare per provare a fare decisamente meglio in futuro». All’Accademia di Parma vi sono alcuni giocatori che sono stati protagonisti dell’ultima finale del campionato U 18 tra Viadana e Amatori. «Infatti: sono buone indicazioni, sono ragazzi su cui possiamo contare – conferma Ghini-. Noi comunque guardiamo anche ad altri giovani interessanti che non sono qui con noi e li inviteremo». Trentadue gli accademisti di cui tredici al primo anno e con tre parmigiani: Marco Silva dell’Amatori ed i figli di due noti dirigenti locali come Filippo Cantoni, Rugby Colorno, e Tommaso Rebecchi, Rugby Parma Junior. Romagnoli inquadra così la nuova stagione: «Il nostro tema di fondo è sempre la formazione fisica e tecnica individuale e comprensione del gioco di squadra. Cercheremo di ottimizzare maggiormente il tempo e l’aspetto personale. Avendo diversi atleti nuovi dovremo differenziare e saper coagulare il tutto». Con l’interfaccia di Craig Green, responsabile delle Accademie e presente ieri all’inaugurazione del nuovo anno.