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Rugby

Crociati Rfc – Rugby Rovigo Delta vista dai protagonisti

Crociati Rfc – Rugby Rovigo Delta vista dai protagonisti

L'allenatore rossoblu "Loro pensavano solo a non farci giocare. E' stato bravo l'arbitro". Il tecnico gialloblu "Spero di andare a Rovigo a giocare 15 contro 15. Dopo la meta del 13-3 per 35 minuti neanche una punizione a favore: è così corretto Rovigo?"

Considerazioni assai diverse sulla partita quelle dei due allenatori specialmente sull’arbitraggio: Roux evidenzia la “distruzione del gioco” dei Crociati mentre Frati lamenta il fatto curioso di aver avuto la prima punizione a favore della ripresa a pochi minuti dal 40’. «Il cambio di strategia nel secondo tempo, con più possesso e un ritmo più elevato ci ha permesso di metterli in grossa difficoltà; loro puntavano solo a non farci giocare, nei punti e coi fuorigioco, tanto che dalla tribuna ho dovuto sgolarmi – fa presente l’allenatore del Rovigo “Polla” Roux-. L’arbitro è stato bravo a sanzionare i Crociati; i gialli sono giustissimi. Il primo tempo non è stato giocato bene, loro hanno fatto meglio di noi, ma il clima di una semifinale si fa sentire, è normale; ci voleva un po’ di tempo per carburare. Ero comunque contento di andare al riposo sul 3-6, poi hanno sfruttato un errore nostro per segnare. Sapevamo che potevamo soffrire in mischia perché è un po’ tutta la stagione che va così e dovremo risolverlo in settimana. Ho detto subito ai ragazzi di stare coi piedi per terra perché tutto può succedere anche se abbiamo qualche certezza in più; loro adesso ci conoscono meglio ma tutti sanno che al Battaglini è molto dura per chiunque venire a vincere».
«Qualche certezza in più ce l’abbiamo pure noi – gli fa eco Filippo Frati che nel dopopartita si è soffermato a lungo a parlare con l’amico e tecnico del Prato Andrea De Rossi – perché spero di andare a Rovigo e giocare la partita 15 contro 15 perché così forse finirebbe diversamente, come lo sarebbe finita quella di oggi. Questa partita ci ha reso consapevoli della nostra forza e che possiamo farcela perché oggi Rovigo è stato anche parecchio fortunato come sul giallo a Damiani con punizione dopo un palo colpito e l’ovale che torna a loro. Lì oltretutto l’arbitro ha dato il giallo a un giocatore che non c’entrava perché il fallo lo ha fatto il nostro mediano di mischia; è inspiegabile. Primo tempo col vento a favore abbiamo deciso di impostare la partita così; in generale abbiamo pagato la disciplina che a questi livelli paghi caro. Questo però non giustifica il fatto che nel secondo tempo, dopo che siamo andati 13-3 non ci sia più stata fischiata una punizione a favore se non a fine tempo: è così corretto Rovigo? Aggiungo che se abbiamo preso tre gialli noi, ce ne stava uno anche per il loro pilone perché come hanno evidenziato tutti noi siamo stati superiori in ordinata e se dopo tre falli non gli dai un giallo … ; l’ultimo calcio è sintomatico: loro entrano prima, reset della mischia, poi anticipiamo noi a allora ci dà punizione contro».
Vittorio Golfetti, rodigino con un passato a Parma, con la sua Rovigo disputa i playoff alla veneranda età di 39 anni. Oggi è entrato a metà ripresa «Sono molto contento ed ero un po’ nervoso all’inizio ed emozionato, anche la squadra era un po’ nervosa perché com’è andato il campionato chi aveva molto da perdere eravamo noi. Primo tempo abbiamo fatto fatica ma con pazienza siamo riusciti a fare maggiormente il nostro gioco e l’abbiamo portata a casa. Se facevamo quella meta nel finale col drive non era proprio finita la semifinale però sarebbe stata molto più difficile per loro».
Sebastian Damiani spiega anche l’episodio controverso del giallo «Non è successo niente; io a Passacantando gliel’ho detto di riguardarsi il video perché Frati ha placcato prima dei dieci metri e io poi sono andato a recuperare la palla. Giocare altri dieci minuti con uno in meno in una semifinale e per un errore diventa dura. Noi abbiamo fatto il possibile, dobbiamo restare più calmi; l’episodio dove potevamo piazzare invece abbiamo battuto veloce senza guardare in che zona di campo eravamo è un esempio e può capitare quando vorresti fare tutto il possibile per vincere. Abbiamo difeso bene in parte; uno contro uno però in un paio di occasioni non siamo stati efficaci e loro ci hanno segnato anche la meta. Mi dispiace perché potevamo fare qualcosa meglio col punteggio, però … c’è ancora una partita; siamo arrivati fin qui giocando un buon rugby, ce la giochiamo».

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