Dopo la pesante sconfitta di Parigi, i Crociati tenteranno di rifarsi nella capitale romena nella secondo round del girone eliminatorio

Lo scotto è stato pagato. Muoversi in un mondo diverso non è facile; i Crociati lo stanno facendo e impareranno, partita dopo partita. Adesso si scende un po’ verso terra.
Il prossimo avversario si chiama Bucuresti Oaks, tutta un’altra storia ma attenzione perché i romeni sono stati capaci di fare sgambetti ai francesi e di mettere in difficoltà gli inglesi in un paio di occasioni. Ne sa qualcosa pure la Rugby Parma (leggasi sconfitta per 21-9 nella scorsa stagione che resta la vittoria con più ampio margine per i romeni) per non parlare del Petrarca.
Terzo incontro ravvicinato con tre formazioni parmigiane diverse per la selezione romena che nel computo totale è addirittura in vantaggio. Prima toccò al Gran (due volte al Lanfranchi causa intemperie) con un pari (23-23) ed una sconfitta di misura (20-21) nella stagione 2007-08, quindi alla Rugby Parma (sconfitta a Bucarest vittoria al XXV Aprile per 16-9) nella scorsa, ora ai Crociati.
Non molta qualità ma tanta aggressività, tanto vigore, un pack discreto, tanto cuore e gioco senza tante soluzioni complicate con un paio di trequarti insidiosi: questo sono i romeni. I gialloblù soffrirono tutto ciò all’Arcul de Triumf ma ci misero pure del loro fornendo una prestazione a dir poco svagata.«Sì, mancò l’attitudine» conferma James Ireland che vide i suoi compagni dall’esterno «non li avevamo affrontati col dovuto rispetto».
Dal punto di vista prettamente difensivo la selezione romena non vanta una grande organizzazione e questo è uno dei punti deboli. I Crociati hanno la possibilità di gestire bene la touche e dunque avere delle buone basi per il lancio del gioco; la curiosità sarà legata all’andamento della mischia ordinata e soprattutto alla battaglia nei punti d’incontro dove i romeni mettono sempre grande impeto «Sì e comunque nelle partite dell’anno scorso non sono stati molto scorretti» fa notare il mediano crociato che ricorda un divertente aneddoto di quando era giovane «Quando avevo nove anni giocai un torneo in Francia in cui c’era anche una selezione romena e nelle mischie quelli ogni tanto ci prendevano a morsi!».
Pippo Frati ha sempre avuto parole di elogio nei confronti degli arbitri di Coppa, tante quante di disapprovazione per gli italiani o qualcuno di essi, ed il gallese Hayes dunque dovrebbe essere una garanzia in tal senso per la gestione delle ruck.
Difficile dire se sia una partita alla portata dei ducali che oltre alla parziale mancanza di esperienza, specie degli avanti, in chiave europea si devono misurare anche con una doppia trasferta e con ritmi diversi.
Lo spirito ci sarà sicuramente; proveranno a stupire «Lo Stade Français è stata una sfida enorme per la squadra e per me personalmente anche se ero già abituato a certe partite. Ora molti di noi sanno qual è lo step che devono fare rispetto al nostro campionato. Credo che ora cambierà l’attitudine e la squadra ha una grossa responsabilità e opportunità per rimuovere quella pesante sconfitta. Sappiamo come giocano, mettono tanto cuore, molta intensità anche se con un gioco non certo tra i migliori: se cominciamo bene e stiamo punto a punto per un po’ penso potrebbe diventare un buon match per noi». Così parlò Ireland che anche adesso come l’anno scorso non sarà in campo (problema ad una costola).
Nel Bucarest gran parte dei protagonisti sono gli stessi della scorsa stagione e rispetto alla gara col Leeds sono fermi il centro Cazan e capitan Carpo per infortunio, ma rientrano Dumbrava, apertura dal buon piede e tra i più esperti, ed il forte terza linea Macovei. Frati ritrova Mandelli, che parte dalla panchina, e sposta Iannone apertura.

XV Bucuresti. Vlaicu; Lemnaru, Gheara, Gal, Fercu; Dumbrava, Ivan; Macovei, Ianus, Burcea; Drenceanu, Poparlan; Badalicescu, Beca, Tamba.
XV Crociati. Trevisan; Woodman, Damiani, Tobia, Passera; Iannone, M.Frati; Kolo’ofai, Ferrarini, Del Nevo; Minari, Sigg; Coletti, Giazzon, Lovotti.
Kick off ore 17 locali