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Rugby

Accademia Nazionale Ivan Francescato anno secondo

Accademia Nazionale Ivan Francescato anno secondo

Presentata questa mattina presso il Convitto Maria Luigia la seconda stagione didattico-sportiva dell'Accademia Nazionale. Confermato lo staff tecnico de Marigny-Prestera; fra i 38, il sorbolese Michele Slawitz

L’Accademia Nazionale “Ivan Francescato” inizia oggi il suo secondo ciclo scolastico-sportivo presso il Convitto Maria Luigia. Dopo la presentazione di questa mattina, primo allenamento, non in assoluto, agli ordini del confermato staff tecnico composto dal duo de Marigny-Prestera. La nuova compagine federale è composta per circa la metà da nuovi arrivi dalle accademie zonali, uno di questi è anche l’unico parmigiano doc, sorbolese per la precisione, Michele Slawitz, trequarti cresciuto nelle giovanili del Colorno. La novità di questa nuova stagione è stata nel saluto del Rettore che per la prima volta da che un’Accademia, prima zonale poi nazionale, è ospitata al Maria Luigia non è stato portato dalla Prof.ssa Maria Pia Bariggi bensì dal Prof. Amanzio Toffoloni, nuovo Rettore dal 1° settembre: «Benvenuti, buon lavoro e buon anno scolastico. Sono sicuro che la collaborazione sarà positiva come negli anni precedenti». A portare il saluto della Federazione sono stati il consigliere Stefano Cantoni e il responsabile dell’Alto Livello Carlo Checchinato. Due i punti salienti toccati da Cantoni: rispetto e famiglia: «Dovete aver rispetto delle persone dell’Istituto, dei tecnici e dei vostri compagni. Avete la possibilità di fare del rugby la vostra professione ma non per sempre, per cui studiate, studiate, studiate. I genitori devono stare vicini ai loro figli anche se sono distanti, basta un attimo di tempo fate sentire la vostra presenza e rapportatevi anche coi tutor». Riguardo ai tutor, parole di elogio sono venute dal manager dell’Accademia, Francesco Cavatorti: «Hanno fatto un ottimo lavoro, sono preziosi. Ragazzi e genitori: seguite i tutor, usateli, se mi passate il termine». L’eloquio di Checchinato è stato preceduto dal video di alcune giocate e mete di Ivan Francescato, l’azzurro suo ex compagno di squadra, cui è intitolata l’Accademia. Con l’aiuto di slides, il responsabile dell’Alto Livello ha spiegato ai presenti il progetto federale di sviluppo Under14-Seniores agendo sulla psiche degli atleti per infondere loro l’ardore di lavorare intensamente per arrivare: «Siete qua per cullare il vostro sogno di giocare il 6 Nazioni con la maglia azzurra. Sta a voi, se lo volete ce la potete fare attraverso il lavoro in ogni attimo della giornata e la voglia di farlo per crescere. Voi rappresentate l’Elite e questo si deve manifestare in campo e fuori». Nel frattempo sullo schermo appare la scritta “Persona di qualità=giocatore di qualità” e Checchinato fa presente che eventuali comportamenti non consoni verranno sanzionati duramente plaudendo, al contempo, al buon comportamento didattico dello scorso anno: 2 soli bocciati, ben al di sotto della media nazionale.
Questa stagione sarà particolarmente interessante per le giovani speranze italiane in quanto alle viste c’è il mondiale junior in Italia, e a Parma; per Cristian Prestera, che è anche tecnico della nazionale Under 20, un occhio privilegiato: «Sarà un anno molto importante per loro. Lavorare in Accademia vuol dire averli tutto l’anno per cui è un vantaggio per me ma anche per il gruppo».
Non è mancato il riferimento a Filippo Cantoni, preso ad esempio per quei valori che devono accompagnare gli accademisti e sulla base dei quali a uno di loro continuerà a essere attribuita la borsa di studio “Best of Match” a lui intitolata.

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