L'ex n.8 della Rugby Parma è andato in meta per la prima volta con la maglia dell'Italia sabato a Cremona contro la natia Fiji. "Un momento speciale"
Nel test match di sabato a Cremona tra Italia e Fiji sono state segnate nove mete. Sei di queste figiane. Cinque le ha subite l’Italia, la sesta porta la firma di un figiano che veste l’azzurro, potere dell’equiparazione: Manoa Vosawai, che per esteso farebbe Ratu Manoa Seru Vosawai, nato a Suva il 12 agosto 1983. La Parma ovale lo ricorda bene: al suo primo anno con la maglia dell’Overmach Parma, stagione 2004/5 16 presenze e 2 mete, quel giovane e sconosciuto numero 8 impressionò per come rompeva i placcaggi; a volte creava superiorità ma subito dopo si tramutava in inferiorità: il sostegno rimaneva un po’ attardato causa quella prorompenza. Con la maglia gialloblù ha disputato 6 stagioni, poi è arrivata la chiamata della Benetton Treviso per l’inizio dell’avventura celtica. Là, col tempo, si è modellato flanker. Da equiparato, Vosawai ha fatto l’esordio in azzurro nella tournée estiva del 2007, 6 giorni dopo il suo 24mo compleanno : Italia – Giappone 36-12. Da allora sono diventati 13 i caps. Quella dello Zini è la partita che Manoa incornicerà nel suo quadro interiore, e magari non solo in quello, per merito di quell’azione poco prima della mezzora del secondo tempo, dieci minuti dopo essere entrato: mischia ordinata ai cinque metri, Parisse parte lateralmente, apre la difesa e fa un ottimo reverse pass all’interno per Vosawai che si trova la porta spalancata per la meta; corre fino in mezzo ai pali e dopo aver schiacciato salta di gioia come un bambino. Ne aveva ben donde: «E’ stata la prima meta in Nazionale e per di più contro Fiji. Per me è stata una partita molto speciale, una certa emozione. Sì, è proprio un bel quadro da incorniciare» conferma l’azzurro. Con la maglia bianconera delle Fiji, Vosawai ha giocato fino all’Under 21 e a quell’epoca magari sperava che quella schiacciata potesse succedere a maglie invertite. Esce una risatina prima della risposta: «Eh sì quando ero giovane sì, poi però le carte cambiano e giochi un’altra partita. E’ la vita». I simpatizzanti della Rugby Parma nutrono sempre molto affetto per quel colosso dal temperamento mite, così come lui per Parma: «Rimarrà sempre nel mio cuore». Appuntamento al 4 gennaio.