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Rugby

Iannone e le Zebre: Una scommessa con me stesso

Iannone e le Zebre: Una scommessa con me stesso

L'ex di Rugby Parma e Crociati proverà  a riprendersi quel ruolo di apertura che ha ricoperto stabilmente fino all'Under 20 azzurra e, in piccola parte, nella sua precedente esperienza a Parma.

Tommaso Iannone è tornato a Parma dopo due anni. Una città, rugbysticamente parlando, un po’ diversa. «Sì è cambiata: hanno avuto un po’ di problemi con le squadre di Top Ten/Eccellenza e già nel mio secondo anno c’è stato meno pubblico di quanto non ne venisse, nel mio primo, nel derby o in partite importanti. Speriamo che il trend per le Zebre cambi in meglio rispetto alla scorsa stagione. E’ cambiata anche la struttura» sottolinea il neo bianconero. In effetti la nuova, e ultima, tribuna è ormai vicina all’essere completata. A Treviso il 23enne, tra meno di un mese, trevigiano ha guadagnato la nazionale giocando per lo più all’ala; ora è alle Zebre per «Una scommessa con me stesso». Quella di tornare a occupare il ruolo di apertura nel quale è cresciuto e che già nella prima stagione Crociati, sua seconda a Parma, cominciava ad allontanarsi avendo giocato spesso come centro. «Voglio provare a fare quel ruolo in cui ero cresciuto e in cui credevo, in un futuro, di poter giocare anche ai massimi livelli. A questa scelta hanno contribuito anche Cavinato e Casellato che mi hanno chiesto questo e credono in me». La tournée francese è servita per rivederlo, e rivedersi, all’opera. Le sue sensazioni: «Mi piace. Non sono ancora pronto, sicuramente, perché dopo quattro anni, in pratica, che non giochi più in quel ruolo non è facile. Io sono contento anche se devo riadattarmi, soprattutto dal punto di vista delle scelte e del gioco al piede». Questo è un progetto, come ha sottolineato Cavinato, a medio termine: ci si lavora ma ci vuole un po’ di tempo. «Sì, ci si riabitua lavorando bene in allenamento, giocando il più possibile e cercando, ovviamente, di dare dei risultati». Iannone, da questo punto di vista, fa una giusta osservazione: «Spero che mi venga data fiducia anche se all’inizio farò un po’ fatica ma credo, e sono sicuro, che il progetto sia questo, altrimenti non me l’avrebbero chiesto». Un discorso che può valere anche per pubblico e “addetti ai lavori”. Ha comunque una buona “spalla” in Orquera: «Con Lucio abbiamo un ottimo rapporto, siamo stati insieme in nazionale ed è un’ottima persona e un ottimo giocatore. Si è reso disponibile a darmi una mano in tutti i modi». I test, suoi e delle Zebre, continuano nelle amichevoli con Mogliano, venerdì alle 18.30 in Veneto, e Calvisano, venerdì 30 al San Michele, l’ultima prima dell’inizio del Pro12 e giusto il giorno prima del vernissage della squadra in Piazza Garibaldi. La rosa ora è al completo con l’ex Saracens, Ratuvou, in arrivo questa sera in Italia.

RIPRESI GLI ALLENAMENTI. Le Zebre si sono ritrovate nel pomeriggio alla Cittadella del Rugby agli ordini dello staff tecnico bianconero: nel mirino l’esordio ufficiale della stagione sabato 7 settembre a Galway in Irlanda contro il Connacht. Rientrato nel gruppo Garcia, assente durante il tour francese, la novità di giornata è stato il primo allenamento con i nuovi compagni per il neozelandese Brendon Leonard: l’ex All Blacks e fresco campione del Super Rugby coi Chiefs si è messo subito a disposizione.

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