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Parma Calcio

IL GEDE: «Un Parma imbarazzante, senza amor proprio»

IL GEDE: «Un Parma imbarazzante, senza amor proprio»

Ritorno l’appuntamento del lunedì di Sportparma con “Il Gede Risponde”, la storia rubrica firmata dall’ex allenatore gialloblù Pietro Gedeone Carmignani.

Analisi e commenti sull’ultima giornata di serie A, con particolare attenzione alla sonante sconfitta del Parma contro l’Atalanta; un 5-2 umiliante. Intanto resta viva più che mai la lotta Champions League.

Il Parma è in balia delle onde…
“Speriamo che si chiuda alla svelta questa stagione piena di errori. C’è grande delusione. E’ imbarazzante commentare certe prestazioni, perché ti aspetti una reazione, più corsa, più pressing, anche se i giochi salvezza sono fatti. C’è l’amor proprio che deve farti andare avanti, nel primo tempo non l’ho visto. Nel secondo tempo alzando i ritmi ha segnato due gol. Atalanta grande autorevolezza, gioca un calcio straordinario, proficuo e divertente, ma dal Parma mi aspettavo di più”.

Da dove bisogna ripartire? I giovani in rosa sono idonei alla serie B?
“La società deve archiviare subito la stagione e programmare il futuro. Bisogna riprendere a dialogare con i tifosi e creare un legame forte che la pandemia ce risultati del campo hanno spezzato. Quando fai un acquisto devi essere sicuro di quello che fai. Si può sbagliare, ma non è detto che quelli che sono arrivati a gennaio fossero pronti. Man e Mihaila mi sono sembrati gli unici pronti, anche se la serie B è un contesto molto diverso. Sugli altri acwuisti il giudizio resta sospeso”.

Le prestazioni scadenti di Gervinho sono la fotografia di quest’annata?
“Non parlo di singoli, ma di tutta la squadra; è difficile salvare qualcuno in questa stagione. Bisogna rifondare, serve una nuova squadra, anche se sono convinto che questa rosa poteva fare di più”.

Grande impresa del Milan, per la Juventus è l’anno zero?
“Il Milan ha fatto l’impresa con il suo solito gioco convincente, ha dominato la partita. Grande Milan in tutti i reparti, ma anche una Juve piccola piccola, con Ronaldo nullo. Quest’anno la Juve non è riuscita a costruire ed esprimersi, Pirlo non si riconosce nella sua squadra, così ha detto nel post gara. Grande prova di maturità, Pioli ha avuto il coraggio delle proprie idee, vedi la sorpresa Brahim Diaz dal primo minuto. Lui fa giocare quelli che stanno meglio e che sono idonei alla causa in quel preciso momento. Ora il Milan è in vantaggio negli scontri diretti con i bianconeri, ma attenzione al calendario perché nulla è scontato”.

L’altra squadra in grande forma è il Napoli…
“Il Napoli dopo aver recuperato gli infortunati e il riassetto del reparto difensivo, ha cominciato a macinare vittorie. Fondamentale è stato anche il recupero di Osimhen, il Napoli è una squadra forte. Cosa sarebbe stato se avesse potuto utilizzare tutta la rosa sin dall’inizio. Il Napoli è sulla via Champions, dopo l’Atalanta è la squadra più in forma del momento. Di contro lo Spezia è a soli tre punti dalla zona retrocessione”.

Quante possibilità ha il Sassuolo di scavalcare la Roma e arrivare in Europa League?
“Il Sassuolo è una squadra che non guarda in faccia nessuno, che corre in campo e verso l’Europa, mentre il Genoa è rimasto a distanza di sicurezza dalla zona retrocessione. Sassuolo sempre in controllo della gara. Il Sassuolo si è incuneato nella situazione che si è creata a Roma, ma con meriti propri. Sì, ha le carte in regola per arrivare al settimo posto in classifica”.

Lo spareggio salvezza lo vince il Cagliari, ma il Benevento è furioso con l’arbitro…
“Ha vinto il Cagliari, tre punti pesantissimi. Con Semplici 12 punti in 20 partite, ha cambiato radicalmente la situazione dei sardi. Il Benevento si è inguaiato. Partita di grande lotta, corsa e fisicità. A fine gara accuse pesantissime contro l’arbitro. In diretta sembrava rigore netto, poi dopo al Var non si riesce a capire l’entità del contatto. Situazione dubbia. Il Benevento paga un girone di ritorno disastroso. Ho sentito le parole del presidente Vigorito, accuse pesanti, ma le prestazioni della sua squadra devono farlo riflettere”.

Come giudica lo sfogo di Juric (Verona) a fine partita?
“Strano sfogo, lui ha buttato il sasso, ora vediamo cosa farà la dirigenza. Bisogna capire anche l’aspetto economico, molte società sono in difficoltà. Di certo per quello che ha fatto sul campo Juric merita di restare lì. Ho letto che qualcuno lo ha accostato alla panchina del Parma: allenare il Parma è un onore, anche in B. Per quanto riguarda la partita”.

 

 

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