Il Parma pareggia 1-1 a Bari e diventa la prima squadra ufficialmente promossa in Serie A. Con la sconfitta del Venezia, bastano 74 punti ai crociati per centrare la tanto attesa e meritata qualificazione alla massima serie nazionale: nel capoluogo pugliese è festa gialloblù e dopo 3 lunghissimi anni, il Parma è in Serie A.
Dopo una stagione giocata da prima forza del campionato, il Parma conquista il punto mancante per arrivare al traguardo più bello: al “San Nicola” basta un gol di Bonny a mandare in paradiso i crociati. Lacrime di commozione per mister Pecchia, che centra la sua terza promozione dalla cadetteria nella sua carriera da allenatore. 64 gol fatti (secondo miglior attacco), 33 subiti (seconda miglior difesa), 21 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte in 36 partite: il cammino dei ducali è stato netto ed ora, dopo l’ultimo gradino mancante, può fare festa tre anni dopo la retrocessione. 365 giorni dopo il Frosinone che un anno fa saliva dalla B, ora tocca al club di proprietà della famiglia Krause: il Parma torna a sedere al tavolo con le grandi, là dove merita.
LE SCELTE Nessuno stravolgimento in casa Parma: Chichizola prende il suo posto tra i pali, Osorio e Circati confermati ancora a centro difesa, Delprato terzino destro mentre a sinistra Coulibaly torna a calcare il campo dopo quasi 2 mesi di distanza (l’ultima presenza fu Ternana-Parma del 2 marzo). A centrocampo Estevez affianca Bernabé con Hernani riproposto sulla trequarti: centrocampo invariato dopo la grandissima prova casalinga con il Lecco. Cambi forzati in avanti per i gialloblù: con la defezione di Benedyczak e Dennis Man non rischiato da mister Pecchia, Partipilo occupa lo slot di destra con Mihaila che si accomoda sulla sinistra, pronto a rientrare. Bonny punta unica. Nel Bari confermate le probabili formazioni della vigilia: le tante assenze per squalifica ed infortunio (Diaw, Puscas, Maiello, Koutsoupias ai box, Bellomo e Benali fermati dal giudice sportivo) obbligano Federico Giampaolo a fare i conti con ciò che ha. Pissardo tra i pali e difesa titolare, guidata dal capitano Di Cesare, pronta a smorzare gli entusiasmi delle vivacissime punte crociate. Lulic la spunta su Acampora per affiancare Maita nella linea mediana, Kallon-Aramu-Sibilli sostengono Nasti per provare a fare male alla seconda miglior difesa del campionato.
PARMA START AND STOP Le prime buone notizie per il Parma arrivano ancora prima che il direttore di gara fischi il calcio d’inizio: il Venezia cade a Catanzaro sotto i colpi di Iemmello e concede al club ducale la possibilità di centrare la promozione oggi stesso con due risultati su tre. Con il triplice fischio al “Ceravolo” e la sconfitta dei lagunari, al Parma basta un solo punto per tornare ufficialmente in Serie A.
Inizio a grande intensità proprio dei crociati, che alzano immediatamente la pressione ed occupano stabilmente la porzione di campo barese ma senza mai trovare sfogo alla furia dei primi 300 secondi. Il Bari si assesta con un 4-4-2 compatto, provando a limitare ai ragazzi di Pecchia l’accesso alle corsie e così i gialloblù provano a trovare il varco per vie centrali, con Bonny ed Hernani che giocano vicini, scambiandosi spesso il pallone. Al 16′ Bernabé sporca per la prima volta i guantoni di Pissardo, bravo ad opporsi con i pugni al tiro potente ma centrale dello spagnolo. Azione vista e rivista con il Lecco: Hernani arriva sul fondo del campo e, senza guardare, cerca lo scarico per liberare il mancino del numero 10 ma se l’altra volta erano arrivati due gol in altrettante occasioni, questa volta l’esito non è così fortunato. Al 26′ il Parma trova la migliore occasione della prima mezzora di partita: Hernani aggancia e recupera un bel pallone nella propria metà campo, Estevez libera la corsa di Partipilo che attraversa il campo di gran carriera e serve il taglio di Bonny. L’attaccante (in posizione regolarissima) calcia sul palo lontano ma Pissardo si distende e sventa il tentativo, sulla ribattuta Mihaila mette fuori da posizione favorevole a porta praticamente sguarnita. Grandissima transazione dei crociati che vanno molto vicini al vantaggio ma non riescono a finalizzare l’ottima chance. Il Bari prova a dare qualche segnale di vita soprattutto con Nasti ma la catena difensiva del Parma lavora bene e non fa arrivare particolari pericoli nella zona di Chichizola, che si rifugia in calcio d’angolo nell’unico vero tentativo dei Galletti. Prima frazione di grande maturità del Parma, che accelera quando vede l’occasione ma soprattutto non rischia nulla, consapevole di come il pareggio possa bastare alla promozione automatica: per pensare al titolo c’è tempo, la gestione prudente del risultato è ottimo sintomo del piano partita dei crociati.
BONNY-DI CESARE SUPER, AL PARMA BASTA IL PAREGGIO Nella ripresa al Parma bastano 5 minuti per trovare quel gol che avvicina ancora di più la Serie A, minuto dopo minuto degli ultimi lunghissimi 45. Partipilo recupera palla sulla destra e serve Bonny, smarcatosi benissimo. Stop di sinistro, tiro di destro a girare sul secondo palo, inarrivabile per Pissardo. Una rete fantastica, l’ennesima della stagione del francese, che mette la sua firma su un gol pesantissimo. La rete tranquillizza i ducali ma allo stesso tempo rivitalizza il Bari, impegnato in una corsa incrociata per guadagnarsi i playout. Girandola di cambi per Pecchia, che inserisce Sohm e Cyprien, abbassando Hernani in mediana di fianco al francese. Assetto tattico che varia in vista della rinnovata foga agonistica del Bari, con il mister gialloblù che si affida ai muscoli e ai centimetri per difendere un risultato che vale il lavoro di due stagioni. Giampaolo risponde con l’avvicendamento di Morachioli per Aramu e la mossa da immediatamente i suoi frutti quando al 23′, le insistenze del Bari trovano sfocio. Proprio il neo-entrato serve il capitano Di Cesare, che resiste a un duello corpo a corpo con Estevez e da posizione defilata fa esplodere un destro terrificante che si infila all’incrocio dei pali. Gol fondamentale per i galletti, che termina la striscia d’imbattibilità di Chichizola ma non cambia l’esito della partita. Il Parma non reagisce ma continua la sua strategia, nel tentativo di assorbire tempo e tentativi biancorossi ed alla fine fischia Capuano: 1-1 al “San Nicola”, il Parma è di nuovo in Serie A!
BARI – PARMA 1-1
Reti: st 5’ Bonny (P), 23′ Di Cesare (B)
BARI (4-2-3-1): Pissardo; Pucino, Di Cesare (34′ st Matino), Vicari, Ricci; Maita, Lulic (28′ st Acampora); Kallon (28′ st Achik), Aramu (21′ st Morachioli), Sibilli; Nasti.
A disposizione: Pellegrini, Brenno, Guiebre, Zuzek, Edjouma, Colangiuli, Zanaboni, Dorval. Allenatore: Giampaolo.
PARMA (4-2-3-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Coulibaly (1′ st Di Chiara); Estevez (26′ st Ansaldi), Bernabé (16′ st Sohm); Partipilo (16′ st Cyprien), Hernani, Mihaila; Bonny (26′ st Charpentier).
A disposizione: Turk, Corvi, Balogh, Colak, Hainaut, Zagaritis, Man. Allenatore: Pecchia.
Arbitro: Sig. Antonio Rapuano di Rimini.
Assistenti: Sig. Alessandro Lo Cicero di Brescia e Sig. Mattia Scarpa di Reggio Emilia.
Note: stadio “San Nicola” di Bari, totale spettatori 18.347 ( di cui 732 ospiti). Ammoniti: al 6′ pt Coulibaly (P), al 25′ st Estevez (P) per gioco falloso. Corner: 6-1 (1-1). Recupero: 0’ pt, 4’ st.