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Parma Calcio

Pecchia: «Vittoria del gruppo». Partipilo: «Devo pedalare per arrivare in A»

©Foto: Lorenzo Cattani

Pecchia: «Vittoria del gruppo». Partipilo: «Devo pedalare per arrivare in A»

Al termine della partita Parma-Bari (clicca qui per le pagelle), le parole dalla sala stampa dello stadio Tardini.

Davanti ai giornalisti si sono presentati i due allenatori, Fabio Pecchia e Michele Mignani, oltre al primo marcatore crociato Anthony Partipilo.

PECCHIA «L’anno scorso già si parlava dell’annata prima… Adesso arriviamo da un periodo di costruzione. Oggi è la vittoria del gruppo, per chi è entrato non è semplice fare così bene. L’ingresso (nel secondo tempo, ndr) è stato un po’ cosi, poi il Bari ha preso campo e ci siamo un po’ disuniti, ma dopo abbiamo avuto una grande voglia di andare a riprenderla. Se anche l’avessimo pareggiata l’atteggiamento sarebbe stato comunque di altissimo livello. Abbiamo iniziato bene ma adesso dobbiamo guardare avanti. Crescita della squadra? Il gruppo è sul pezzo e, come dico da diverso tempo, fino a quado il gruppo continua a lavorare in questo modo le cose tecniche e tattiche arrivano con più facilità. Oggi abbiamo affrontato una squadra tostissima, che ha gestito meglio di noi alcuni momenti della partita. Cosa ho detto a Benek? Entra. Non è così facile, stiamo lavorando sull’attacco della porta molto con Benek, perché arrivano tanti palloni là e da esterno gli viene più facile attaccare la porta. Quando si vuole stare bene, dentro, ce la vogliamo giocare con tutti, cioè giocare bene e provare a vincere con tutte. Con la Samp abbiamo fatto una grande partita, portando a casa solo un pareggio, mentre oggi in una gara un cui abbiamo subito molto abbiamo portato a casa i tre punti.
Le vittorie sono tutte belle: il fatto di subire il pareggio e poi ribaltarla deve dare maggiore consapevolezza, maturità e capacità di saper soffrire.
Chichizola? Io gli chiedo tante situazioni, gli chiedo di giocare 30 metri davanti alla porta. Domenica ha fatto due assist. Oggi è stato ininfluente perché oggi c’è stata la vittoria… Deve continuare a fare le sue cose. Bernabé? Nelle altre due partite che era subentrato aveva segnato due gol. Si tratta di capire il tipo di gara e l’avversario per metterlo nelle migliori condizioni. Oggi lui ha strappato e ha portato la palla al di là. ».

PARTIPILO «Bari è casa mia, ci sono cresciuto calcisticamente e a livello umano. Io però indosso questa maglia e devo indossarla e onrarla per rispettare questa società e questa piazza fantastica. Sono contento dell’occasione di partire dal primo minuto e della prestazione della squadra, sarebbe stato un peccato non vincere. Normale che un giocatore vuole sempre giocare dall’inizio, ma il nostro è un gruppo fantastico e di giocatori forti e i ragazzi mi hanno fatto sentire subito importante, fin dal primo giorno di ritiro. La cosa più importante è la squadra, se questa va bene allora ci togliamo anche e nostre soddisfazioni personali. Purtroppo è già il quarto gol contro la mia squadra, ma sono un professionista che indossa la maglia del Parma e penso al suo bene. Perché a 29 anni ancora senza Serie A? Non saprei, devo ancora migliorarmi, lavorare e pedalare tanto.»

MIGNANI «Sì, ho pensato di poterla vincere, perché la squadra subito ha sofferto la fisicità e la veemenza del Parma, poi però è cresciuta e ha tenuto bene il campo. Come c’era possibilità di prendere gol, c’era anche la possibilità di farlo. Il Parma è sempre una squadra difficile da affrontare, è sempre una battaglia. Noi non eravamo sicuramente al completo…
Questo è un altro campionato, è un’altra squadra. Domenica avevamo sette giocatori che lo scorso anno non erano con noi. Non trovo giusto i paragoni con la fine del campionato scorso.
Noi siamo una squadra diversa rispetto all’anno scorso, ognuno pensa quello che vuole. Noi dobbiamo fare punti, è l’unica cosa che conta».

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