Parma Calcio
Pecchia: «Modena in crisi? Non importa. Anche Charpe out»
Vigilia di Modena-Parma. Il derby dell’Emilia (arrivato alla sua 26esima apparizione in Serie B) è stato presentato in conferenza stampa, al Mutti Training Center di Collecchio, dall’allenatore del Parma Fabio Pecchia.
Il tecnico dei Crociati ha aperto la conferenza segnalando la novità dell’ultimo minuto: all’assenza di stamattina di Delprato si aggiunge quella di Charpentier per una contusione (di poco conto) che lo costringerà a restare fuori per il derby. Sempre indisponibile Ansaldi, che dovrà sostare ancora in infermeria. Oltre a questo, si è parlato di molto altro: dall’analisi sugli avversari fino ai recenti rinnovi passando per alcune considerazioni sul momento del Parma.
Vi riportiamo, qui di seguito, le parole rilasciate da mister Pecchia durante la conferenza, a cui era presente come sempre la redazione SportParma.
COME STA LA SQUADRA «Per Delprato cosa di poco conto. C’è anche una botta dell’ultim’ora per Charpentier, non sarà nemmeno lui in gruppo. Per il resto siamo a pieno regime».
C’È SEMPRE DA MIGLIORARE «Chiaramente ero soddisfatto della prestazione, la parte finale potevamo e dovevamo farla meglio. Nella parte iniziale è stata un pò complicata ma ci sono i meriti di una Samp che ci è venuta addosso, creando qualche situazione. Come atteggiamento però eravamo dentro la gara, mentre nell’ultimo quarto d’ora dopo il 3-0 siamo andati un pò a risparmio energetico. Noi invece dobbiamo sempre spingere»
IL MODENA «La partita dell’andata è indicativa, con questo calendario nuovo è molto recente. A Palermo hanno anche fatto una buonissima gara, ma a noi le indicazioni ce le dà la gara d’andata al Tardini. Eventuali cambiamenti? Non credo ci saranno grossi stravolgimenti, l’allenatore è lo stesso. Non è cambiata nell’atteggiamento, nel modo di stare in campo, nel modo di essere. Una squadra che nella zona centrale riesce a sviluppare velocemente perché ha tanti giocatori di qualità, è molto verticale. La partita dell’andata è ancora fresca, al di là di chi gioca in casa o meno, ci ha diverse indicazioni, dovremo fare sicuramente meglio ».
IL RINNOVO DI OSORIO «Fa parte del discorso della programmazione del club. Contento per il ragazzo, veniva da diverse partite in cui era rimasto fuori. È in buone condizioni, a Genova ha dato il suo contributo. Al di là del momento e dei singoli voglio vedere sempre una squadra».
SEGNALE IMPORTANTE IN CASO DI VITTORIA? «È una partita come le altre, pensiamo solo al Modena, dopo non vedo nient’altro. Continuo a ripetere che giochiamo sempre per vincere, non cambiando atteggiamento, su qualunque campo. Dobbiamo insistere su questa filosofia. Di partita in partita cambieranno tanto gli atteggiamenti degli avversari, ma su questo noi possiamo farci poco, mentre sul nostro possiamo farci molto e possiamo fare molto di più».
CAMBI TATTICI NEL MODENA «Non lo so. Al di là del Modena e di cosa può fare Bianco, noi dobbiamo fare sempre meglio. Ogni partita ha insidie, gli avversari alzano l’asticella, noi dobbiamo ulteriormente alzarla. Parlo dell’andata perché dobbiamo e possiamo fare meglio. Quando crei venti occasioni da gol devi segnare di più, visto che lo facciamo dobbiamo concretizzare. In mezzo al campo hanno qualità, al di là dei singoli giocatori. Battistella nell’ultima gara ha fatto una buona prova, oltre al gol è un giocatore che ha anche struttura e accompagna l’azione, con Palumbo invece che dà geometrie, all’andata ha fatto addirittura il play. Proprio per la loro disposizione loro a centrocampo fanno densità, hanno giocatori bravi nel breve, noi dovremo saperci difendere con ordine e attenzione. Vero che all’andata abbiamo sofferto pochissimo ma le situazioni si sono create tutte in quella zona centrale».
IL REPARTO CON PIÙ SCELTE «Tutti in realtà. I ragazzi stanno bene, potrebbero giocare tutti e non è mai facile accettare un luogo un pò secondario. Davanti anche Benek e Partipilo stanno bene, ha ritrovato una buona condizione Camara, Colak spinge. Nel reparto offensivo ci sono tutti giocatori che stanno bene, così come in mezzo al campo. Domenica Hernani si è trovato ad entrare a gara in corso, è in buone condizioni. La squadra deve mantenere questo livello e le difficoltà devo averle nelle scelte. Mi affido alla loro intelligenza».
L’ASSENZA DI DELPRATO «Sul discorso di Enrico, è stato il jolly e ha giocato da centrale e terzino. Ma c’è Coulibaly in buone condizioni, pronto per esser della gara. Il Parma deve saper vivere la partita, saper attaccare e quando lo fa ricercare il gol, volendolo a tutti i costi quando spingiamo. E deve riguardare tutti, non solo un obiettivo degli attaccanti».
SUI RINNOVI « Chiedo che il gruppo mantenga questa fisionomia e questa identità, non ci sono esigenze, il vero mercato è il lavoro e la continuità. La programmazione del club. Vale più di ogni altro acquisto».
FELICE PER IL CAMMINO DEL PARMA? «I numeri non ti fanno vincere la partita e non cambiano gli equilibri in campo. Noi dobbiamo esser bravi a pensare alla partita e non al momento in cui ci arriva, alla classifica o a cosa vive l’avversario. La partita poi dirà altre cose. Se siamo concentrati solo su ciò che dobbiamo fare in campo, pensando solo al presente, questo sarà un grande vantaggio. Mantenendo questo atteggiamento e quella leggerezza di voler giocare a calcio per vincere, questo aiuta il nostro ambiente e la squadra. Per vincere le partite chiedo quella leggerezza ed entusiasmo».
LA MINOR ESPERIENZA CONTRO LA SAMP «Io lo dicevo prima di affrontare la Samp. Al di là del momento e della classifica, affrontavamo una squadra con esperienza, con un passato e con giocatori di qualità. Noi dovevamo pensare solo alla nostra partita. Nella prima parte di gara infatti, in cui abbiamo sofferto, abbiamo avuto davanti una squadra che ha meritato in quel momento. L’atteggiamento di umiltà e di sacrificio ci ha permesso di portare a casa una vittoria importante».
ESODO PARMIGIANO AL BRAGLIA «Io penso alla mia squadra, lui lavora sulla sua. L’ambiente sarà bello, sono contento per questo senso di appartenenza ed unione. Vogliamo sentirci uniti al nostro popolo di tifosi e loro vogliono sentirsi vicini alla squadra, noi dobbiamo solo rispondere sul campo».