Dalla sala stampa dello stadio “Tardini”, le dichiarazioni a caldo del post Parma-Monza: l’ultimo match del 2024 si è concluso sul 2-1 (clicca qui per leggere le pagelle).
A rispondere alle domande dei giornalisti presenti in conferenza i due allenatori Fabio Pecchia e Salvatore Bocchetti, oltre agli autori dei primi due gol del pomeriggio, Azevedo Hernani per il Parma e Pedro Pereira per il Monza.
PECCHIA «Oggi ci tengo a sottolineare che ho amato i miei giocatori, soprattutto dopo i primi 45′. Quello che hanno vissuto in campo è stato duro, poco tecnico e tattico. Nel primo tempo il Monza avrebbe meritato qualcosa in più; nel secondo, squadra più regolare. Così siamo riusciti a trovare il gol. Abbiamo subito il pareggio, quando sembrava che non dovessimo più subire niente, e alla fine abbiamo avuto grande voglia per trovare il gol. Sono contento per tutti, per i tifosi e soprattutto per Valenti.
Sulla situazione del pareggio, dal campo, non ho neanche la prospettiva per vederla bene, ma oggi la partita va analizzata in un certo modo, per quello che stanno attraversando i ragazzi in questo periodo: per quello che è il campionato, per quello che ci gira intorno, per la classifica. I miei devono continuare a lavorare e a trovare l’equilibrio.
Qualcuno da un punto di vista fisico avrebbe bisogno di rifiatare: io ogni volta devo mettere in campo la migliore formazione non tanto da un punto di vista tecnico o tattico, ma di chi è in grado di disputare le partite. E, per quanto mi riguarda, dobbiamo trovare le soluzioni, gli uomini giusti per affrontare la gara.
I gol dai “più esperti”? Non dobbiamo guardare l’età. Sono contento anche per il rigore non semplice di Hernani, un gran gol di Valenti, un finale pazzesco quando sembrava dovessimo tornare a casa con un punto e con grande rammarico. Ma bisogna fare i complimenti a tutto il gruppo, che ci ha abituato a cose straordinarie. Oggi, poi, è semplice parlare di Valenti: a tutti chiedo di stare dentro perché, quando vengono chiamati in causa, hanno la maglia col loro dietro alle spalle. A parte l’ammonizione (Valenti, ndr) ha fatto una buona gara, portandola a termine in maniera brillante da un punti di vista fisico, nonostante avessi qualche dubbio sulla sua tenuta. Anche per i ragazzi aggregati dalla Primavera potrebbe essere un’opportunità.
Partita “brutta” e non giocata secondo i canoni del nostro DNA: però, sono 3 punti che fanno somma nella nostra classifica. Avanti tutta e continuare a lavorare: bisogna affrontare il momento e superarlo.
Mercato? Il contatto tra me e la società è un contatto continuo, quotidiano. L’intenzione è completare la rosa, per i 4 giocatori che non avremo più a disposizione per tutta la stagione. Per noi ogni partita di Serie A è una richiesta di sforzo mentale superiore a tutte le altre nostre concorrenti.
Bravo a tenere Valenti in campo? Avevo due giocatori a rischio nell’ultimo quarto d’ora: Mihaila e Hainaut, oltre a Valenti. Dovevo fare una scelta avendo solo un cambio, dopo aver subito gol ho deciso di mettere Almqvist lasciando in campo Valenti. Su Haj il discorso si sposta sulla formazione dei giovani a 360°: essendo mio compito anche questo, non si limita a dare indicazioni tattiche o tecniche.
Circa il brutto inizio ci sono tante cose. Non mi piace fare il confronto con le altre, ma tutte vivono momenti particolari, compresi filotti negativi. è capitato anche a noi e quella del primo tempo non è la nostra squadra, non eravamo noi. Qualche giocatore avrebbe bisogni di stare in panchina, di fianco a me. Quando c’è mancanza di energie, anche fisiche, queste sono prestazioni che possono saltar fuori».
HERNANI «Fisicamente sto bene, non ho niente di serio. Riguardo alla partita, il Monza ha spinto tanto, ci ha messo in difficoltà, ma io ai ragazzi ho detto di stare tranquilli, di non andare in panico. Oggi, più di qualsiasi cosa, della tattica, della tecnica, contava la voglia. Eravamo forti del lavoro fatto in settimana e, al di là del Monza, siamo stati bravi a fare questa partita. Sono veramente felice, al di là del risultato: dopo un periodo di sconfitte pesanti, i ragazzi sono usciti fuori con grande orgoglio e carattere. Oggi è stata una dimostrazione, che ci mancava, di carattere e personalità. Sono davvero orgoglioso di fare parte di questo gruppo e di questa città. Il gol è il giusto premio per Valenti.
Il mio ruolo? All’inizio eravamo un po’ in difficoltà, poi mi sono alzato di fianco a Mihaila e piano piano siamo entrati in partita. Ci lavoriamo insieme al mister, non c’era niente di nuovo in quello che abbiamo fatto in campo.
Nonostante i miei 30 anni, ho ancora tanto da dare. Purtroppo (ride, ndr), ho vissuto un po’ di più nel mondo del calcio: i ragazzi hanno tanto da imparare ma sono meravigliosi, il gruppo è bello e giovane. Come nella vita bisogna restare concentrati e lavorare nelle occasioni difficili. Ci dà tanto, loro hanno tanta energia e hanno dimostrato che sono preparati e possono dare tanto in questo campionato. Lavoro tanto, cerco di ascoltare: dobbiamo essere in grado di fare quello che dice il mister ed essere sempre pronti: oggi ho cominciato in una posizione più da regista, poi mi sono alzato. Sui rigori faccio quello che decide il mister, ma… se sono in campo, li voglio calciare io.
La chiave di tutto è rimanere sempre squadra, anche nelle difficoltà, più di quando vinciamo. Nelle sconfitte dobbiamo dimostrare la nostra amicizia, la nostra coesione e abbiamo dimostrato che possiamo dire la nostra in questo campionato. Dobbiamo essere consapevoli di quanto di bello stiamo facendo e restare concentrati su ciò che dobbiamo migliorare. Oggi è una bella vittoria, che ci dà fiducia».
BOCCHETTI «Rimane tanto amaro in bocca. Ho un gruppo di ragazzi straordinario: erano su tutti i palloni , ri-aggredivano. Ripartivamo, lottando su tutti i palloni. Chiaro che fa male giocare una partita del genere e non portare punti a casa, ma dobbiamo continuare a lavorare. Avendo studiato un po’ il Parma ho cercato di studiare quali giocatori potessero mettere più in difficoltà il loro modo di difendersi. Djuric non si è allenato tutta la settimana, era difficile poterlo schierare. Chi ha giocato ha dato l’anima, sono molto fiducioso.
Fa male quando non fai i punti in una partita del genere, ma in alcuni momenti un po’ di cattiveria in più, soprattutto sotto porta, sarebbe stata ideale ma abbiamo fatto una gara straordinaria, bravo Maldini a crearsi le occasioni. In una gara può succedere qualche ammonito in più, ma sull’arbitraggio va detto che il metro di giudizio è stato lo stesso da entrambe le parti.
Sul gol del 2-1 da piazzato bravo il Parma a venire con 7-8 uomini in area».
PEREIRA «Vedevo da fuori i miei compagni che lottavano su ogni pallone, il mister ha interpretato benissimo il momento. Partita in cui abbiamo creato tanto e potevamo fare più gol. Non è la prima volta che ci sono partite in cui giochiamo bene, con belle prestazioni di squadra ma senza portare punti a casa. Facciamo fatica ad accettare il pareggio, specie dopo il primo tempo, tutti ci aspettavamo molto di più. Quello che mi dà sicurezza è il gruppo, forse il migliore in cui sono stato in carriera, come non mi è mai successo di trovare. Penso che neanche chi guarda da fuori possa sapere cosa ci manca, abbiamo tutto. A vedere le altre squadre hanno problemi che noi non abbiamo. Forse è quel centimetro in più o in meno che fa la differenza e ci fa prendere gol; a lavorare così faremo bene».