Il calendario è chiaro: 4 gare interne, compresa la Coppa Italia, e 2 trasferte prima della sosta di metà novembre. Sei partite in ventotto giorni.
Sei partite (5 di campionato) che saranno sufficienti per tracciare un primo bilancio stagionale e capire a che punto è il livello di maturazione del Parma targato Pecchia.
Si parte sabato alle ore 14: al Tardini arriva la lanciatissima Reggina, attuale capolista del campionato insieme al Bari. Non è una partita fondamentale, d’altronde siamo solo alla nona giornata (ne mancano 29), ma è sicuramente un primo crocevia della stagione. Una vittoria consentirebbe al Parma di rimanere aggrappato al carrozzone di testa, oltre a fare il pieno di entusiasmo e autostima.
E, senza dubbio, sarebbe il miglior modo per affrontare i prossimi impegni: il Bari in Coppa Italia (2° turno), poi a seguire Suditrol (fuori casa), Como (casa), Palermo (fuori) e Cittadella (casa). Sei partite in 28 giorni. Sulla carta sono impegni abbordabili, a differenza del filotto di big match che attendono i crociati dopo la sosta di 14 giorni e fino alla fine dell’anno: il derby col Modena (casa), Cagliari (fuori), Benevento (casa), Brescia (fuori), Spal (casa) e Venezia (fuori).