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Parma Calcio

PAGELLE: Mihaila è imprendibile, Brugman un gigante

PAGELLE: Mihaila è imprendibile, Brugman un gigante

Il Parma torna alla vittoria dopo un lungo digiuno di 17 partite. Lo fa al termine di una prestazione impeccabile per impegno, motivazioni e qualità tecniche.

Una prestazione che ha esaltato il giovane Mihaila, l’autore del primo gol, ma anche Hernani, freddo dal dischetto, e Brugman che in mezzo al campo ha giganteggiato. Ma è la prova di tutta la squadra che merita di essere esaltata, compreso il vice Tarozzi che oggi sostituiva lo squalificato D’Aversa.

SEPE 6,5 Due interventi nel primo tempo, il primo su El Shaarawy e il secondo su una punizione angolata di Pellegrini, ma la grande impresa la compie nella ripresa quando sul 2-0 vola a respingere un tiro pericoloso di Perez.

CONTI 6 Resta rintanato nella propria metà campo a difesa del fortino. Nei momenti di maggiore pressione giallorossa funge da 3 difensore centrale. Spinazzola è un pericolo ma alla fine riesce a limitare i danni.
(36’ st) Laurini ng.

OSORIO 7 Il lancio perfetto che innesca Man sul primo gol è la ciliegina sulla torta di una partita giocata sempre al massimo, con un’attenzione militare e una prestanza fisica che ha fatto la differenza, malgrado un cartellino giallo dopo appena 23’ che poteva condizionarlo. Un leone.

BANI 6,5 Pulisce l’area di rigore da minacce e pericoli di ogni genere, costruendo il suo personale successo su Dzeko con una prova di grande temperamento e lucidità.

PEZZELLA 6,5 Sulla sinistra affonda poche volte ma quando lo fa assomiglia a un tornado. Legge bene gran parte delle situazioni offensive della Roma che si sviluppano dalle sue parti e riesce a murare i pochi cross che partono dai piedi di Pedro e Bruno Peres.

HERNANI 7 Onora nel miglior modo possibile la fascia da capitano. Un gol dal dischetto, chilometri percorsi, tanta legna, concentrazione da vendere e blitz offensivi con i tempi giusti.
(27’ st) Grassi 6 Fa legna in mezzo al campo e non si fa travolgere dal giro palla della Roma.

BRUGMAN 7,5 Partita di sacrificio, soprattutto in fase difensiva dove è costretto a sdoppiarsi su Pedro e El Shaarawy, quasi sempre con risultati efficaci. Con la palla tra i piedi sa sempre cosa fare. E nel secondo tempo diventa un gigante insuperabile, oltre ad essere un punto di riferimento nella costruzione del gioco e nel far respirare la squadra.

KURTIC 6 Battaglia per oltre 90 minuti contro tutto e tutti, con la cattiveria giusta e lo spirito giusto, mettendoci sempre il piede, commettendo falli e sporcando le linee di passaggio della Roma. Prova di sacrificio e sostanza.

MAN 6,5 Talento ancora un po’ acerbo ma che sta bruciando le tappe. Si beve Kumbulla e fornisce l’assist per l’1-0. Una perla, l’unica di una prestazione discontinua, con lacune difensive. Ad inizio secondo tempo si divora il 2-0 davanti al portiere, ma è sempre nel vivo delle azioni offensive e delle ripartenze.

PELLE’ 6,5 Torna titolare in serie A dieci anni dopo l’ultima volta, sempre con la maglia crociata. Protegge decine di palloni, gioca di sponda e nella propria area di rigore è fondamentale sulle palle alte. Si procura il rigore del 2-0. Con lui in campo, un attaccante di peso in grado di fare la “torre”, è tornato il gioco di D’Aversa e sono tornati i 3 punti.
(16’ st) Zirkzee 6 Le condizioni della partita al momento del suo ingresso in campo non sono congeniali alle sue caratteristiche, ma si dà da fare e partecipa alla battaglia.

MIHAILA 7,5 Non solo velocità e sgommate, il ragazzo sta crescendo a vista d’occhio: punta sempre l’uomo, è scaltro e furbo e quando sprigiona la sua velocità negli spazi aperti è praticamente imprendibile. La facilità di esecuzione del gol dell’1-0 riassume tutto il suo talento.
(37’ st) Karamoh ng.

ALL. TAROZZI 7 Un talismano che rompe l’incantesimo dopo 17 partite senza vittoria grazie ad una prova di grande temperamento, corsa e tattica impeccabile. Tre punti di spessore, di carattere e di beata gioventù, oltre che una tattica congeniale alle caratteristiche dell’avversario. Tre punti che riaccendono le speranze salvezza e non è un caso che siano arrivati nel giorno in cui mancavano diversi “senatori”.

 

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