Parma Calcio
PAGELLE: Hainaut domina la fascia. Man, crisi senza fine

Le pagelle di Parma-Como (clicca qui) oscillano tra un paio di voti discreti, poche sufficienze e diverse insufficienze su cui incide il peso del risultato.
Hainaut e Suzuki tengono alto l’onore. Ancor una volta il peggiore è Man: la fortuna si accanisce contro il rumeno in maglia 98, ma quanto pesa quel pallone sparato in Curva Sud a porta vuota…
SUZUKI 7 Sfodera un miracolo al 42’ sul terzo corner del Como: inchioda a mano aperta sulla linea di porta l’incornata di Kempf destinata a entrare. Concentrato anche sul tiro dalla lunga distanza, nella ripresa, di Paz; graziato da Ikonè che lo aveva mandato a terra; impotente può su Strefezza.
DELPRATO 6 Compie un recupero tanto disperato quanto strappa-applausi su Caqueret che, però, viene vanificato dalla posizione di offside del lariano. Si ritrova nella “terra di mezzo” contro Douvikas e Strefezza nell’occasione del gol partita. Nel finale fa la punta aggiunta e reclama un rigore dopo un tocco in area di Kempf. Generoso.
LEONI 5,5 Primo tempo giocato con disinvoltura e a buoni livelli. Nella ripresa perde certezze. In occasione dello 0-1 non è con gli altri a far reparto. Nel finale una chiusura energica per mettere una pezza al possesso perso da Camara.
VALENTI 5,5 Combatte con la solita grinta e con Cutrone funziona. Fuori tempo sul filtrante che imbuca Ikonè, che poi sbaglierà a porta spalancata. Sul gol di Strefezza si trova fuori posizione.
HAINAUT 7 È attento nelle letture difensive e poi spinge tanto su quella corsia destra, su cui esercita il proprio dominio incontrastato. Nella ripresa, confeziona un cioccolatino per Valeri, che il laterale mancino però non scarta. La sua uscita, forse, fa inceppare i meccanismi di una fase difensiva che stava funzionando.
(28’ st) Camara 5,5 Poco più di un quarto d’ora per incidere, ci riesce a tratti: da esterno destro a tutta fascia è fuori habitat, ma nel finale palpitante gestisce con un buon mix di tecnica e freddezza i palloni-chiave poi conclusi da Man.
KEITA 6 È il giocatore crociato che effettua più passaggi di tutti (42), molti di questi (30) all’indietro. Spesso chiamato ad andare in contrasto, recupera più palloni (10) rispetto a quanti ne perde (8). Solido.
SOHM 5,5 Lo svizzero ha i giri nel motore piuttosto bassi. Va 2 volte in tackle, dispensa 18 passaggi e perde 7 palloni. Esce dopo 86’ senza benzina. Sgonfio.
(40’ st) Man 4,5 È anche iellato, va detto. Con 4’ (più 5’ di recupero) a disposizione, conclude per ben 4 volte: testa due volte i riflessi di Butez che è bravo a opporsi, ma l’errore da zero metri, a porta vuota, sul passaggio di Valeri è imperdonabile. Crisi d’identità.
VALERI 5,5 Dopo i tanti assist avrebbe la possibilità di tornare a segnare: ma cestina il perfetto invito di Hainaut. Perde il pallone che costerà il gol. Nel finale prova a riscattarsi macinando ancora tanti scatti: va sul fondo e servirebbe il suo 7° passaggio vincente stagionale, ma Man incredibilmente non trasforma…
ONDREJKA 6 Come un folletto, s’infila negl’interstizi più stretti. Ma lo fa a intermittenza. Specialmente nel primo tempo, dimostra di saper dare del tu al pallone, che quando gli arriva lo mette a disposizione della squadra (6 cross). Cala nella ripresa.
BONNY 5,5 Degli 11 passaggi effettuati nel suo pomeriggio, il più bello è il pallone che ripulisce e serve a Pellegrino a fine primo tempo. La difesa del Como gli lascia pochi spazi, Angelo fatica a ritagliarsene dei propri. Esce stremato, forse non era neanche al meglio.
(40’ st) Djurić ng Liscia il pallone di Valeri che poi Man spedirà in Sud.
PELLEGRINO 5 Cerca il gol a più riprese: prima, al 44’, spedisce in curva, non calibrando la forza del tiro, il bel pallone lavorato da Bonny; poi, al 52’, colpisce in pieno la traversa di testa.
(28’ st) Benedyczak 5,5 Di nuovo in campo 118 giorni dopo l’ultima volta, ma non ha spunti degni di cronaca.
ALL. CHIVU 6 Dispone la squadra secondo i soliti dettami tattici. La mossa Ondrejka da mezz’ala sembra ripagarlo, ma nel primo tempo sono gli altri interpreti a subire il peso psicologico della partita. Nella ripresa, i suoi uomini ritrovano maggiore aggressività offensiva, ma i cambi (oggi soltanto quattro e tutti piuttosto dilatati) non danno i frutti sperati: dà ancora fiducia a Man, soltanto per il finale, ma il connazionale non lo ripaga con un bonus.
