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IL GEDE: «Il contropiede è nel Dna del Parma»

IL GEDE: «Il contropiede è nel Dna del Parma»

Puntuale come ogni lunedì torna l’appuntamento con “Il Gede Risponde” la storica rubrica di Sportparma.com firmata dall’ex allenatore crociato Pietro Gedeone Carmignani.
Si parte dall’ottimo pareggio del Parma in casa della capolista Milan, per finire con i lresto dell’undicesima giornata di serie A.

Fortuna, impresa, rammarico… Quale sentimento prevale dopo il 2-2 di San Siro?
“E’ stata una partita piena di casualità e sfortuna per il Milan, ha colpito 4 pali. Comunque, quando il Parma si esprime in contropiede fa le cose migliori, perché è nelle sue caratteristiche. Credo di aver visto Donnarumma due volte, solo in occasione dei gol. La fisicità in fase difensiva e la densità nella propria metà campo, nell’aria di rigore gialloblù si contavano anche 18 giocatori, ha consentito al Parma di portare a casa un risultato importante. Insomma, organizzazione difensiva e una buona dose di casualità.
C’è da dire anche che il Milan senza Ibrahimovic non ha un giocatore in grado di risolvere la partita da solo. Per arrivare al tiro il Milan deve sempre costruire azioni elaborate, con un’infinità di passaggi e movimenti. Non ha un vice Ibra. Il Milan ha pareggiato in pieno recupero ma ha fatto tanto per vincerla”.

Liverani ha lasciato intendere che con le caratteristiche di Gervinho e Karamoh è quasi obbligatorio giocare in questo modo, cioè difesa e contropiede. E’ d’accordo?
“Non so se Gervinho, nel Milan o nell’Inter, non possa fare altro, oltre alle ripartenze. Io credo che possa fare anche cose diverse oltre alla corsa lunga e al dribbling”.

Il pareggio in casa del Milan è la scossa che stava cercando Liverani?
“La vera scossa sarebbe arrivata se il Parma avesse vinto. Fermo restando che il Parma non è il Genoa, il Crotone o il Benevento, ha potenzialità superiori. Può ambire al centro classifica o in avanti”.

Prepariamoci a un trittico terribile: Cagliari e Juve in casa, Crotone fuori. Cosa c’è da aspettarsi?
“Il Crotone che ho visto contro lo Spezia è una bella squadra che può dare filo da torcere, d’altronde nell’ultimo periodo aveva sfoderato buone prestazioni. Sono partite difficili ma alla portata del Parma, anche contro la Juve, perché ti lascia giocare, non a caso ieri il Genoa è rimasto in partita fino alla fine. Sono partite difficili in cui può succedere di tutto, d’altronde in serie A non ci sono partite facili”.

La solita pazza Inter?
“Con la doppia eliminazione dall’Europa diventa una seria e pericolosa pretendente allo scudetto. Ha una squadra forte, l’ha dimostrato a Cagliari, hanno assediato i sardi tant’è che Cragno ha fatto più parate che nel resto delle partite di campionato. L’Inter arrivava in porta con estrema facilità, ha dominato. Nella ripresa Conte ha tirato fuori il piano B – forse per rispondere ai giornalisti di Sky – ha tolto un difensore e ha messo dentro un attaccante, schierando la squadra col 4-3-3. Continua la serie positiva in campionato, quarta vittoria di fila. Può dedicarsi testa e cuore al campionato, ma mercoledì ha subito una brutta botta, anche e soprattutto a livello economico”.

E poi c’è il Napoli che non perde un colpo…
“Il Napoli è terzo, ma per tutto il primo tempo la squadra di Gattuso è stata lenta e non trovava la profondità, ha fatto il primo tiro in porta dopo il 40’, anche per bravura della Sampdoria. Errore incredibile in difesa, Ranieri sarà incavolato. Nel secondo tempo Gattuso ha fatto entrare Lozano e Petagna e ha ribaltato la partita. Questo succede quando hai una rosa ampia e di qualità. La Samp non manca di gioco, però manca di risultati: 4 sconfitte e un pari nell’ultimo periodo”.

La Juventus vince ma sulla sua strada lascia sempre qualche perplessità…
“Il Genoa, pur giocando con un atteggiamento difensivo e prudente, ha concesso poco alla Juve, se non il possesso palla che però non consentiva di arrivare al tiro. Nel secondo tempo, dopo il botta e risposta, Pirlo ha messo dentro il terzo attaccante e gli equilibri sono cambiati. Il Genoa ha commesso degli errori a causa della pressione offensiva della Juventus. Partita decisa più dagli errori della difesa genoana che dal resto. La Juventus mi era piaciuta molto in Champions e non tanto per il risultato ma per la mentalità con cui ha affrontato il Barcellona”.

Ci sono tre allenatori sulla graticola. Rischiano di non mangiare il panettone?
“Sì, ci sono diversi allenatori sulla graticola, vedi Prandelli (2 punti in 5 gare), Giampaolo e Maran. Vediamo cosa succede in queste ultime tre partite in una settimana.
Giampaolo sta facendo peggio di Mazzarri, il Toro è stato assente per tutto il primo tempo, senza gioco e idee, contro un Udinese ben messa in campo, che sa sempre cosa fare, sia a livello individuale che di squadra. Poi Giampaolo ha fatto un triplice cambio ad inizio ripresa e la prestazione è cambiata; ma dopo aver recuperato il risultato è ricaduto nei suoi errori, è la settima sconfitta in undici gare. E’ in crisi seria”.

Come è possibile che nel bel mezzo della favola Atalanta scoppi la lite Gasperini-Gomez?
“A volte anche nei matrimoni migliori scoppiano le liti. Tutto nasce dal fatto che Gomez. Ci vorrebbe del buon senso. Ci sta che Gasperini cambi posizione al Gomez, ma non posso esprimermi non conoscendo la situazione reale. E’ una cosa che lascia meravigliati tutti, ma il calcio è fatto di uomini e non di macchine.
La Fiorentina si è difesa in modo eccessivo lasciando in panchina Ribery e Callejon. Ha tenuto solo il primo tempo, ma quando parti così è difficile cambiare atteggiamento. L’Atalanta vince anche senza Gomez e Ilicic perché il suo gioco è collaudato al massimo”.

Bologna travolto dalla Roma…
“Il Bologna si è dimenticato di fare la fase difensiva e per una Roma di buona qualità è stato come affondare la lama calda nel burro. Imbarazzante il primo tempo del Bologna. Roma sontuosa e bella, ma deve condividere i suoi meriti con la pochezza del Bologna”.

La stella del Sassuolo continua a brillare, ma forse il Benevento meritava di più?
“Inzaghi torna a casa senza punti ma con la sicurezza che la sua squadra produce gioco e sa stare in campo. Il Sassuolo è tre le prime in classifica, ha saputo resistere in inferiorità numerica ed è stato costretto a difendersi, una cosa inusuale. Alla fine deve ringraziare il portiere, uno straordinario Consigli”.

Perché la Lazio sta attraversando un periodo difficile?
“Parto col dire che la Lazio non meritava di passare in Champions League, in vantaggio in 11 contro 10 ha subito il ritorno dei tedeschi che nell’utlimo minuto hanno preso una traversa clamorosa. Ho visto una squadra stanca, anche contro il Verona. La squadra di Juric, invece, corre, tatticamente è sempre attenta e ha temperamento. Ci sta la sconfitta, anche perché l’avversario correva di più. Giocare contro il Verona è difficile per tutti, soprattutto per una squadra reduce dalle fatiche di Champions”.

 

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