Nuovo appuntamento settimanale con il “Il Gede risponde”, la storica rubrica di Sportparma firmata dall’ex tecnico del Parma Pietro Gedeone Carmignani.
Il Parma si aggiudica anche il derby di ritorno, una vittoria indispensabile in ottica playoff?
“Vittoria molto importante perché il derby è una partita che conta tantissimo. Arrivando secondo in classifica il Parma ha un piccolo vantaggio. Ora parte un nuovo campionato. Quella di ieri è stata una vittoria strameritata, il Parma ha condotto la gara dall’inizio alla fine. La speranza è che la partita con la Reggiana sia l’inizio di un percorso importante nei playoff, ma bisogna anche capire che quello che è stato fatto fino a ieri non conta più nulla…”.
Quanto conta veramente iniziare i playoff con una settimana di ritardo rispetto alle altre contendenti?
“C’è una settimana per recuperare le energie, ma conta fino ad un certo punto, perché alla fine conta solo vincere. Per andare in B bisogna vincere 6 partite. Ieri il Parma ha dimostrato carattere e determinazione, ma adesso deve pensare a vincerle tutte. Il Parma ha come obiettivo la promozione. Non dimentichiamoci che a gennaio ha rivoluzionato mezza squadra per arrivare a questo obiettivo. Tutta la città conta di andare in serie B. Non sarà facile, non è una passeggiata, serve un’impresa, ma il Parma è costruito per farla. Quello che voglio dire è che non basta vincere un derby per andare in B”.
E’ beneaugurante il ritrovato feeling tra tifosi e squadra?
“Speriamo che la spinta del pubblico e il ritrovato entusiasmo sia fondamentale per arrivare fino in fondo. Si vince tutti insieme. Società, squadre e tifosi. Non ci sono altre soluzioni”:.
A parte il gol di Baraye, l’attacco continua crociato ad avere diversi problemi? Casualità o c’è dell’altro?
“Ci sono periodi in cui per fare un gol devi tirare 10 volte in porta. Altri periodi in cui tiri 3 volte e segni 3 gol. Non vedo problemi particolari. E’ il calcio”.
Andiamo in serie A: Juve-Toro è stato un derby combattuto fino all’ultimo secondo. Risultato giusto? E l’espulsione di Acquah?
“Partirei col sottolineare la grande prestazione del Torino che ha determinato la partita con orgoglio, coraggio e lotta, anche in inferiorità numerica. La Juve, purtroppo per il Toro, non molla mai e un gol riesce sempre a segnarlo. L’espulsione mi è sembrato un po’ affrettata, ma la decisione dell’arbitro va interpretata. Acquah prima tocca il pallone e poi la caviglia. Rivedendo l’azione probabilmente l’arbitro non lo avrebbe espulso”.
Troppa Roma e poco Milan?
“La Roma ha dimostrato quanto il Milan sia distante dal competere con le grandi squadre. Differenze dovute a mancanze di valori. Troppe differenze. Si salva Donnaruma che fa parate eccezionali. Non c’è mai stata partita. Questo fa pensare a quale mercato dovrà fare la nuova proprietà per attrezzarsi.
Ennesima puntata della telenovela Spalletti-Totti?
“E’ un gesto antipatico, perché se vinci 3-1 e la gente ti chiede di far entrare Totti… Sinceramente non riesco più a stargli dietro. Inzaghi (Lazio), invece, non parla mai, poi fa una valanga di gol e va in Europa. E’ un nuovo modello da seguire”.
Napoli straripante…
“Il Napoli ha vinto senza problemi. Ha segnato 102 gol in 35 giornate. Il gioco super offensivo paga eccome. Sarri continuerà a stare sulla panchina partenopea, ma continua a spingere sui rinforzi per ridurre il gap dalla Juventus, ma i bianconeri hanno un vantaggio che non è facile da colmare in un anno”.
La caduta dell’Inter continua inarrestabile. Come è possibile?
“L’Inter ha mollato tutto d’un colpo. Ha anche creato delle occasioni per passare in vantaggio, ma sulla sua strada ha trovato Lamanna,il migliore in campo. Non si possono perdere così tante partite. Squadra in netto calo. Nonostante questo il distacco con il Milan resta invariato. Perde anche la Fiorentina, e così la lotta per il sesto posto resta bloccata. Le squadre che lottano per la salvezza stanno facendo più punti di Inter e Milan. Non so se i giocatori di queste due squadre si rendono conto che in questo periodo le due società stanno facendo delle valutazioni di natura tecnica. Questi risultati ti dicono che c’è da cambiare tanto”.
Piccola frenata dell’Atalanta, ma il quinto posto non sembra a rischio…
“Ci sta che l’Atalanta pareggi a Udine, contro una squadra che gioca e fa risultati. L’Atalanta ha 6 punti di vantaggio sul Milan, ha più di un piede in Europa.
Il Crotone non si ferma più, quante possibilità ha di salvarsi?
“Il Crotone tiene in vita la lotta per non retrocedere. Ha dimostrato di avere una mentalità e un gioco. E’ una squadra che ha sempre lottato dal primo all’ultimo minuto. Il Genoa si è tirato fuori, con la vittoria sull’Inter, anche se 5 punti non sono una sicurezza assoluta, soprattutto se il Crotone continua a fare punti come sta facendo in tutto il girone di ritorno. Vittoria meritata dall’Empoli, ma che non chiude i conti. Onore al Palermo che nel giorno della matematica retrocessione ha conquistato un pareggio meritato. Reazione tardiva”.