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IL COMMENTO: Super Parma, tre sberle anche al Rovigo. La rivincita di Guazzo e la non esultanza di Baraye. +6 sul Forlì

IL COMMENTO: Super Parma, tre sberle anche al Rovigo. La rivincita di Guazzo e la non esultanza di Baraye. +6 sul Forlì

Tre sberle al modesto Delta Rovigo (ma non era la squadra più attrezzata del torneo?) e Parma in paradiso. Una vittoria netta, secca e mai in discussione. Una partita dove la mano del regista Apolloni è stata fondamentale, grazie a scelte “innovative” e allo stesso tempo rischiose, come l’esclusione di Baraye dall’undici titolare (Benassi terzino destro, Simonetti a centrocampo, Corapi trequartista e Ricci a destra sono le altre novità della giornata). Non ci sono più dubbi: se il Parma gioca sempre con il piede pigiato sull’acceleratore non c’è storia per nessuno, anche perché, in genere, gli avversari qualcosa ti regalano (vedi oggi).

Il 3-0 di oggi è condito dal primo gol in campionato di Guazzo (esultanza rabbiosa dopo 3 turni di stop e una valanga di polemiche), da un rigore di Lauria (guadagnato sempre da Guazzo) e da un gol in contropiede di Baraye (gol senza esultanza, probabilment eperché deluso dall’esclusione iniziale). Sui primi due gol pesano due gravi ingenuità della difesa veneta, apparsa spesso in difficoltà davanti ai movimenti a memoria degli attaccanti del Parma, malgrado la presenza di Guazzo fosse un punto di riferimento certo. La squadra di Apolloni, come accennavo, ormai gioca a memoria, ha imparato a leggere gli avversari e le partite, soprattutto quelle decisive, anche se, a dire il vero, il Delta Rovigo ci ha fatto una pessima impressione: una squadra incapace di fare gioco e di trasformare il pressing costante in qualcosa di più efficace. La partita si è giocata a ritmi sostenuti, soprattutto nel primo tempo, con le due squadre che pressavano a tutto campo. Il risultato è stato scontato: pochissimi spazi, pochissimo tempo per ragionare (uno o due tocchi al massimo) e qualche buca di troppo che ha condizionato i giocatori in campo.

La marcia del Parma, dunque, continua inarrestabile. Il Forlì è stato bloccato sull’1-1 a Ravenna e ora il distacco tra prima e seconda in classifica è di 6 punti. Non parliamo di fuga (per scaramanzia), ma i tre punti di oggi sono un colpo pesante a tutte le inseguitrici e alle loro speranze. Al di là del risultato, è proprio la compattezza del Parma a fare paura che, pur senza pedine importanti come Miglietta, Longobardi e Musetti, continua a evidenziare importanti segnali di crescita, sotto tutti i punti di vista e non solo mentalmente.
Al triplice fischio finale giocatori e staff tecnico hanno omaggiato la solita “muraglia” gialloblù presente sugli spalti cantando in coro il tormentone del momento: “Tanto già lo so… che l’anno prossimo…”. La festa continua. Una festa che cancella le delusioni personali degli esclusi, Baraye in testa.

(Foto Facebook Parma Calcio 1913)

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