I Boys Parma non hanno assistito a Torino-Parma (1-2) per protestare contro l’assurda decisione delle forze di polizia di vietare l’ingresso dello storico striscione “Boys”.
“Quello successo ieri a Torino è surreale, privo di ogni logica, senza buonsenso – scrivono gli ultras sul proprio sito ufficiale -. Scesi dal pullman ci dirigiamo verso l’ingresso, con megafoni, tamburo e striscione sulle spalle. Non ci fanno entrare niente, nemmeno lo striscione al Coordinamento. Nessun accenno di dialogo, completamente a senso unico riceviamo un categorico no. E per noi entrare senza striscione non esiste, è la nostra essenza, la ragione di vita di ogni gruppo ultras. Di fronte integerrimi tutori dell’ordine che con il sistema dalla loro, ci fanno pagare gli striscioni su Superga entrati al loro derby, con la connivenza della Juventus. Oggi fanno il loro dovere vietando qualsiasi tipo di libertà. Con un’arroganza ingiustificata. La stessa che vieta il volto di Federico Aldrovandi“. Parole pesanti quelle scritte dai Boys 1977 ma che rendono l’idea del clima che si respira nelle curve e nei settori ospiti degli stadi italiani.