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Parma Calcio

D’AVERSA: “A Teramo voglio vedere un Parma con l’atteggiamento da provinciale”

D’AVERSA: “A Teramo voglio vedere un Parma con l’atteggiamento da provinciale”

Il Parma è partito alla volta di Teramo dove domani sosterrà l’allenamento di rifinitura e domenica giocherà il penutlimo atto della stagione regolare (si gioca su campo sintetico). Oggi è stato il giorno di mister D’Aversa, che nella sala stampa del Centro Sportivo ha risposto alle domande dei giornalisti e ha cercato di spiegare lo stato di salute della squadra, oltre all’esigenza di tornare alla vittoria a tutti i costi, anche per arrivare al derby con la Reggiana in condizioni migliori rispetto a quelle attuali.

VINCERE: “A Teramo dobbiamo giocare con un atteggiamento da provinciale per portare a casa la posta in palio a tutti i costi. Mi aspetto una risposta sul campo, dobbiamo dare tutto in questo mese e mezzo, lavorare sodo e fare piccoli sacrifici anche sotto l’aspetto della vita privata. Veniamo da tre sconfitte di fila, serve una sterzata a livello mentale”.

CAMPO SINTETICO: “Dobbiamo prepararci mentalmente ad una partita diversa, più veloce perché si gioca sul sintetito. Ci siamo preparati per questo, dobbiamo velocizzare le giocate”.

INFORTUNATI: “Coly non è convocato, Scavone si è allenato col gruppo, poi ci sono altri che non sono al massimo della condizione”.

TUTTI COL MISTER: “Mi viene difficile pensare che la squadra non mi segua, se dovessi capirlo non vedrei motivo di proseguire. Quello che mi dà forza è come i ragazzi interpretano gli allenamenti e fare in modo di vincere”.

RITIRO: “Bisogna approfittaredi questo periodo per capire le motivazioni che ci hanno portato a non fare e non riuscire, dobbiamo pensare di cercare di ripartire da zero perché abbiamo un obiettivo da raggiungere. Nonostante tutto siamo ancora secondi e dobbiamo mantenere la posizioni, andremo a fare una partita da provinciale per poi pensare dove speriamo di arrivare nel migliore dei modi”.

FORMAZIONE: “Le scelte dipenderanno anche dalle condizioni fisiche dei ragazzi”.

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