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Parma Calcio

CERAVOLO: “La concorrenza fa parte del nostro lavoro, il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti”

CERAVOLO: “La concorrenza fa parte del nostro lavoro, il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti”

Poco meno di 10 minuti per presentarsi ai suoi nuovi tifosi e al mondo Parma. Nel primo pomeriggio, sotto il sole di Collecchio, è stato presentato l’ultimo acquisto crociato, il più costoso della campagna acquisti 2017-18 (contratto di 4 anni a 475mila euro a stagione) e forse il più importante: Fabio Ceravolo. Uno che in serie B è sinonimo di gol e promozioni (2 in carriera con Atalanta e Benevento). Uno che dopo una breve parentesi da esterno destro, ha sempre rpeferito fare la prima punta. Insomma, o lui o Calaiò, anche se non è da escludere che in alcune circostanze mister D’Aversa decida di schierarli in coppia. Ecco le parole dell’attaccante raccolte dai microfoni di Sportparma:

“Quando senti nominare il Parma, difficilmente puoi rifiutare. Ero legato altri 2 anni con il Benevento, ma il Parma mi ha corteggiato con insistenza. Non è stato facile lasciare Benevento e la Serie A, ma anche questo fa parte del nostro lavoro. Non ci siamo prefissati obiettivi e questa anche l’anno scorso a Benevento è stata la nostra forza. La concorrenza? Fa parte del mestiere, se è positiva poi fa bene al gruppo, inoltre il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti. Il mio obiettivo personale è quello di fare più gol possibili come l’anno scorso quando abbiamo raggiunto un bel traguardo: speriamo di raggiungerlo anche qui. Qui a livello organizzativo si respira aria di Serie A se non di più Sono una punta mobile, mi piace attaccare la profondità e gli spazi, amo giocare da prima punta ma posso farlo anche a due. Il soprannome Belva? Quando ero alla Reggina un compagno di squadra, Jacopo Balestri, per la mia postura mi diede questo soprannome, ma chiamatemi pure Fabio. Conosco già Barillà, siamo cresciuti assieme alla Reggina e con Scozzarella abbiamo giocato assieme alla Ternana. Conosco anche Lucarelli, quando ero nelle giovanili della Reggina ogni tanto mi dava qualche calcetto…”.

 

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