Prima un ingenuo sbuffetto di Mirante a Higuain, poi al triplice fischio finale scoppia il parapiglia generale, con i due giocatori che non vengono a contatto solo grazie all’intervento dei rispettivi compagni di squadra. Momenti di tensione anche nel sottopassaggio che porta agli spogliatoi, scintille tra Galloppa e il ds Bigon. Una vergogna.
Il 2-2 finale ha fatto saltare i nervi al Napoli che per tutto il secondo tempo ha accusato i giocatori del Parma di metterci troppo impegno e di non consentire così ai partenopei di vincere facile. Durissimo il commento di Donadoni nel post partita: “E’ stata una schifezza. Non è andato giù al Napoli il nostro atteggiamento, forse perché non abbiamo permesso loro di vincere. I miei ragazzi si sono tolti ancora una volta una soddisfazione, in un campionato pieno di sacrifici. I giocatori hanno rinunciato al 75% del proprio guadagno; poi devo assistere a certe cose e questo è vergognoso. Oggi sono accadute cose schifose. Sentirsi dire che dovevamo perdere la partita perché siamo falliti è una cosa indecorosa, indecente e schifosa. Questa frase non è venuta solo da Higuain, perché in campo a volte i giocatori si fanno prendere dalla foga. La cosa drammatica è quando la senti pronunciare da dirigenti: vedere persone, che solitamente hanno un certo equilibrio, cadere così in basso è tragico”.
Il Napoli, ufficialmente in silenzio stampa, si è affidato ad una nota per rispondere al fuoco nemico e alle pesanti accuse. Il club partenopeo ha spiegato che i propri giocatori erano particolarmente nervosi “a causa delle continue perdite di tempo che hanno caratterizzato il secondo tempo” e non perché il Parma <abbia lottato fino alla fine” per strappare un risultato positivo. I dubbi restano, anche perché le immagini tv sembrano confermare le accuse dei ducali.
Pesanti anche le accuse di Raffaele Palladino, l’autore del primo gol: “Si sono lamentati del fatto che c’è la siamo giocata al massimo, che già eravamo falliti e retrocessi. Che brutte queste frasi, ingiuste e triste. Alla fine, negli ultimi minuti ci dicevano queste cose”.