Nessun rinvio e nessuna proroga, lunedì 16 febbraio resta il giorno della verità. Entro quella data il neo presidente Giampietro Manenti dovrà pagare tutte le scadenze imminenti (Irpef) e soprattutto saldare le 7 mensilità di stipendi arretrati. Per farlo serviranno oltre 15 milioni di euro. <Dobbiamo tutelarci dopo tutti questi mesi di attesa> ha spiegato ieri Massimo Gobbi a margine di un incontro con gli studenti del liceo Attilio Bertolucci. Nessuna proroga, appunto: “Alla nuova società abbiamo fatto presente che quella data è la più importante per il nostro futuro e non ci saranno ulteriori proroghe. Sotto questo punto di vista aspettiamo fiduciosi. Diamo fiducia alla nuova proprietà, possiamo fare solo questo. Dopo tante chiacchiere ora servono i fatti. La società ci ha detto che rispetterà la scadenza del 16 febbraio”.
Se per un motivo o per un altro i tempi si dovessero allungare, giocatori e dipendenti firmeranno la messa in mora del club. E a quel punto gli scenari cambieranno ulteriormente, come ha continuato a spiegare Gobbi, uno dei giocatori di maggiore esperienza del Parma: “A livello sportivo continueremo ad allenarci e a giocare, rispettando i nostri impegni, come abbiamo sempre fatto. A livello legale ci tuteleremo, è già tutto predisposto con la nostra associazione (Aic). Ci dobbiamo tutelare e poi è importante che non succeda più una vicenda del genere nel calcio italiano. Per quanto riguarda il campo noi le responsabilità ce le siamo sempre prese. Sicuramente abbiamo sbagliato, ma ci abbiamo messo sempre il massimo impegno. A livello societario le responsabilità sono di altri. Spiace in questo periodo non aver sentito nulla sulla nostra situazione da parte di Lega Calcio e Figc”.
La risposta è arrivata direttamente dal direttore generale della Lega Calcio, il parmigiano Marco Brunelli, anche lui presente all’incontro di ieri con gli alunni di un istituto scolastico cittadino: “La Lega sta seguendo la vicenda con attenzione e grande preoccupazione. La Lega e la Federazione applicano le norme che esistono e cercano di far approvare modifiche che non consentano più in futuro il ripetersi di situazioni come queste>. Brunelli respinge i sospetti e il rischio di una campionato falsato qualora i giocatori del Parma dovessero mettere in mora il club: <I giocatori del Parma stanno facendo il massimo possibile. Sono rimasto sconcertato dalle dichiarazioni di chi ha messo in dubbio la regolarità del campionato, ipotizzando che i giocatori del Parma non si stiano impegnando”.