Un gran vociferare, qualche smentita e una quantità industriale di speranza e credenze popolari. Sono giorni di snervante attesa, appesi ad un filo sottilissimo. Tutti a caccia di mister X, l’imprenditore e/o la cordata che in queste ore sta trattando l’acquisto del Parma, come ha lasciato intendere capitan Lucarelli.
Stando alle ultime indiscrezioni che circolano in città sarebbero almeno tre le cordate in lizza per l’acquisto del club, come ha confermato in parte lo stesso Lucarelli: “Siamo all’ultima spiaggia – ha detto ieri il capitano – ma c’era da aspettarselo, perché al momento non c’è una cifra esatta sull’ammontare del debito sportivo. Ed è normale che chi compra vuole sapere la cifra esatta che va a spendere”. I nomi dei possibili compratori, dunque, restano rigorosamente top secret, anche in virtù del patto di riservatezza firmato con i curatori fallimentari al momento dell’accesso alla “data room”.
Ma gli spifferi e le ipotesi non mancano, come dicevamo: l’ex Luca Baraldi e Massimo Zanetti, mister Segafreddo, hanno smentito più volte il loro interessamento; il fondo americano rappresentato dall’avvocato romano Fabio Giordano sarebbe interessato solo ad una trattativa privata, eventualmente dopo l’asta del 9 giugno, sempre che il giudice Rogato conceda quest’ultima possibilità; stesso discorso per la cordata dell’imprenditore frusinate Alessandro Nuccilli. Ma nelle ultime ore è tornato d’attualità un altro nome circolato nei mesi scorsi, quello di di Giuseppe Corrado, amministratore delegato di The Space Cinema ed ex dirigente di Barilla e Fininvest; la sua cordata sarebbe disposta a mettere sul piatto una cifra intorno ai 25 milioni di euro. Una cifra che si avvicina molto al prezzo d’acquisto finale stabilito dal tribunale di Parma, anche se poi ci sarà da risolvere la questione del centro sportivo di Collecchio, anch’esso all’asta.
Attualmente il debito sportivo è di poco inferiore ai 30 milioni (si partiva da quasi 80), l’obiettivo dei curatori è quello di portarlo intorno ai 20 milioni, ma per fare questo sarà necessario convincere i “dissidenti”, cioè quei giocatori che fino ad oggi hanno rifiutato la proposta di riduzione del 50% dei propri crediti nei confronti del Parma Fc. Le resistenze sono ancora tante, ma la mediazione di Lucarelli, del team manager Alessandro Melli e dei “senatori” della squadra, potrebbe sortire gli effetti sperati, tant’è che nelle ultime ore ci sono state importanti aperture da parte di alcuni ex gialloblù, tra questi Amauri, Cassano e Marchionni. Insomma, i prossimi giorni saranno quelli decisivi, anche perché la data del 9 giugno rappresenta veramente l’ultima spiaggia per le sorti del Parma. Solo allora si saprà se i disastri dell’era Ghirardi-Leonardi saranno stati fatali per la storia secolare del Parma.