Da Tanzi a Cragnotti, dalla Parmalat alla Cirio, da Fuser a Veron, da Almeyda a Sergio Conceiçao, vittorie e trofei, una montagna di denaro e potere. Parma-Lazio hanno dominato la scena degli anni 90, rubando il palcoscenico alle milanesi. Altri tempi. Belli e brutti ricordi, anche perché la fine di quell’era è stata ingloriosa e con pesanti conseguenze penali (nel 2003 Tanzi e Cragnotti furono travolti dagli scandali Parmalat e Cirio).
Il presente è tutta un’altra storia, ma le amicizie restano. Volti nuovi, portafogli e ambizioni diverse: Lotito-Ghirardi-Leonardi (vedi l’elezione di Tavecchio alla Figc). L’asse Parma-Lazio è sempre caldo, in estate Parolo e ora Paletta (trattative in corso), anche perchè il Parma deve fare cassa, per provare in tutti i modi a salvare il salvabile, se non sul campo (il Parma è ultimo in classifica e nei prossimi mesi subirà almeno 2 punti di penalizzazione) almeno con le banche e i creditori. A fare da contorno a questo quadretto le storie e i colori indelebili di due tragedie che negli ultimi anni hanno avvicinato le tifoserie di entrambe le squadre (soprattutto i due gruppi ultras), il Bagna e il Gabbo. Eroi senza tempo di tutte e due le curve, come sottolineato tempo fa da un striscione esposto nel settore ospiti del  Tardini (vedi foto).
E poi c’è Stefano Pioli: parmigiano doc. La sua è una famiglia di allenatori, ma anche di innamorati del calcio. Pioli fu il primo tecnico esonerato dell’era Ghirardi (12 febbraio 2007). Sette anni dopo eccolo di nuovo al Tardini: il cuore è cuore, ma il lavoro è lavoro, quindi niente sconti. I ricordi, però, resteranno per sempre, belli e brutti. Il presente, e soprattutto il futuro, è tutto da scrivere, soprattutto quello del Parma e di Ghirardi. Un futuro che si preannuncia pieno tempestoso e pieno di trappole.