Sono ore di attesa, spasmodica, per i tifosi doc del Parma Fc. Anche per gli altri parmigiani, anche se in questo caso la curiosità, forse, prevale sull’attesa spasmodica. Pochi giorni e sapremo chi metterà la parola fine, ovvero la sua firma, sulla vicenda. Giuseppe Corrado, il re delle sale cinematografiche, o Mike Piazza, l’ex re dei catcher? O nessuno dei due? L’ipotesi Piazza, una delle icone della Major League Baseball che ha vestito la maglia Azzurra al primo World Baseball Classic divenendone, poi, uno dei coach, è quella più affascinante. Sarà anche quella definitiva? Piazza, che a Miami è vicino di villa del patron della Roma, Pallotta, non vuole rilasciare dichiarazioni in questa fase. Sarà comunque a Parma a breve, per le ultime formalità dettate dai curatori fallimentari del Parma Fc. Con noi ha però parlato Gilberto Gerali, manager del Parma baseball con cui ha vinto lo scudetto della stella, e uomo di fiducia, nonché collega in Nazionale, dell’ex stella della Mlb. Colui che, come si dice in gergo, “gliel’ha buttata lì” a Piazza, amante del calcio, l’idea salvataggio-Parma Fc. Quindi, Gilberto Gerali futuro direttore generale del Parma, magari con qualche competenza calcistica in meno di Leonardi ma con qualche idea decisamente più limpida? «Non credo proprio – risponde “Gibo” alla prima battuta -. Io sto dando una mano a Mike e se mai dovessero andare in porto le cose continuerò, eventualmente, a farlo ma da esterno, in quanto amico e persona di cui si fida. Non sono spaventato all’idea: alla fine il calcio è un circo più grande di quello del baseball, ma ho delle problematiche di lavoro che non mi consentono molti margini di libertà».
Già, se mai: «I tempi sono stretti, ci sono tante questioni, poi Piazza non si è presentato mesi fa, questo è un dato di fatto non di poco conto nella tempistica, anche se la fidejussione è stata prodotta velocemente e i propositi ci sono. Chiaramente, nel caso andasse come nel nostro ambiente (quello del baseball, ndr) qualcuno spera si avvarrebbe di persone di sua fiducia per la gestione; si sta valutando e preparando il tutto». L’ipotesi Piazza è affascinante non soltanto per il suo status: non dimentichiamoci cosa vogliono dire, negli States, lo “spettacolo sportivo”, la fruizione e l’uso degli impianti sportivi: «Indubbiamente porterebbe la sua cultura sportiva e quella degli States: ha delle idee nuove, soprattutto riguardo l’utilizzo dello stadio». Ben vengano; anche se, purtroppo, aggiungiamo noi, qui in Italia più che di cultura nel mondo del pallone si parla di inciviltà, che qui a Parma non c’è ma viene portata da altri. Pare, e non ci sarebbe da stupirsi, che tra queste idee ci sia anche l’eventuale creazione di una polisportiva o, quanto meno, di una stretta sinergia con altre realtà sportive locali.
Come diceva qualcuno: non ci resta che attendere.