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Corrado: solo una manifestazione d’interesse. Giudice e curatori decidono domani. Tornano in gioco Piazza e Adler

Corrado: solo una manifestazione d’interesse. Giudice e curatori decidono domani. Tornano in gioco Piazza e Adler

Le prime verità e certezze sono arrivate nel pomeriggio dopo l’analisi dei curatori fallimentari (Anedda e Guiotto) che hanno visionato l’unica offerta (che offerta non è) arrivata in mattinata al notaio. E sono verità un po’ scomode perché non fanno altro che rinviare il problema e la soluzione del dilemma Parma.Corrado, infatti, ha solo espresso una manifestazione di interesse e posto diverse condizioni, per mettersi al riparo da eventuali “sorprese” debitorie.
“I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, ed il notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva – si legge in una nota della società -, comunicano che la busta pervenuta entro le ore 12.00 di oggi non contiene alcuna offerta d’acquisto dell’azienda sportiva del Parma FC. La comunicazione pervenuta consiste in una manifestazione d’interesse non conforme a quanto previsto dal Disciplinare di Gara e non corredata da cauzione, a firma delle società Viris S.p.A. e Unigasket S.p.A. Tale manifestazione d’interesse, unitamente alle altre comunicazioni ricevute dai curatori nella mattinata odierna, saranno sottoposte all’attenzione del Comitato dei Creditori e del Giudice Delegato nella giornata di domani, affinché vengano prese le opportune determinazioni”. Pertanto nessuna offerta economica, ma solo una manifestazione di interesse che a questo punto rimette in gioco gli altri due pretendenti, la cordata italo-americana di Mike Piazza e l’imprenditore campano Paolo Scudieri, azionista di maggioranza dell’Adler Group, una società internazionale con sede a Ottaviano (Napoli), specializzata nella produzione di componenti e sistemi per l’industria del trasporto. Tutti sperano che il giudice delegato Pietro Rogato possa autorizzare la procedura delle trattative private, in attesa della “certificazione” dello stato passivo che avverrà il 19 giugno in tribunale. L’incertezza regna sovrana.

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