Tensioni e preoccupazioni, è la vigilia di Parma-Roma. Due squadra che hanno avuto un avvio di stagione poco confortante.
Entrambe sono alle prese con mancanza di risultati (la Roma non ha mai vinto), difese “ballerine”, identità perdute, pochi gol segnati e tecnici alla ricerca della soluzione magica.
Il Parma ha la peggior difesa del campionato (8 reti subite), la Roma il peggior attacco (2 reti) dopo il Bologna. E i numeri della sfida non sembrano diffondere ottimismo, dato che il Parma non batte la Roma dal 2005, e Totti è la bestia nera: 16 gol contro i crociati. Inoltre Colomba non ha mai battuto i giallorossi in casa.
Preoccupazioni che ieri hanno partorito un faccia a faccia tra l’ad Leonardi e la squadra, nelle quattro mura dello spogliatoio di Collecchio. “Dobbiamo prendere esempio dal Siena – ha spiegato Leonardi – che ha una grande qualità; ha il gusto di stupire, indipendentemente dai calciatori che ha in formazione. E contro la Roma dobbiamo stupire anche noi. Per ambizioni e obiettivi è una partita importante per noi quanto lo è per la Roma”.
Luis enrique ha respinto l’ipotesi dimissioni in caso di sconfitta, ha chiesto l’aiuto dei tifosi, ma è chiaro che la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Due punti in tre partite, l’ordine è cambiare rotta. Questa mattina in Prefettura a Parma si è tenuto un nuovo incontro per preparare al meglio il servizio d’ordine in vista della gara di domani sera allo stadio Tardini. In passato si sono registrati scontri e accoltellamenti. “Massima allerta” è l’ordine che arriva dalla Prefettura.
COLOMBA: “La Roma ha le sue problematiche. Noi giochiamo in casa e vogliamo provare a fare risultato. Anche se è una squadra in crisi la Roma può metterti in grossa difficoltà, dovremo lottare per tutta la partita. Se la palla la tiene la squadra di Luis Enrique, è difficile ripartire in contropiede. La Roma rimane una buonissima squadra ma ha bisogno di tempo per crescere. Speriamo che ce ne metta ancora e che non si ritrovi proprio contro di noi. Floccari? Quando è arrivato dalla Lazio a fine ritiro era fuori condizione. Lo abbiamo inserito con calma, non ci saranno problemi per il suo completo ambientamento”
LUIS ENRIQUE: “Non sono preoccupato. Credo sia una situazione normale quando non arrivano i risultati. Io sono qui per cambiare la maniera di concepire il calcio. Non cambierò l’idea calcistica. I numeri sono negativi è vero, ma credo di poter ribaltare la situazione. Sono preoccupato della situazione generale. L’ho detto già dopo Roma-Siena. Sono il responsabile di tutto quello che succede. Nel male e nel bene. Io continuo a lavorare. Il mio gioco non è quello che si è visto contro il Siena. Tenere la palla così come abbiamo fatto. Anche i giocatori sanno che non è quello il mio modello. Ora penso al Parma. Alla velocità, dei giocatori del Parma. Alle occasione che potranno creare su palla inattiva. Non chiedo fiducia e altro tempo per me. Lo faccio per i calciatori. Affinché abbiamo modo di potersi trovare in modo migliore in mezzo al campo. E non penso alle dimissioni. Le esclusioni? Gago ha subito un colpo al polpaccio. Juan non è ancora pronto. Cicinho è per scelta tecnica”.