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Calciopoli, Moggi chiama in causa il Parma. Angiolini: Mai fatto o autorizzato nessuna telefonata

Calciopoli, Moggi chiama in causa il Parma. Angiolini: Mai fatto o autorizzato nessuna telefonata

Anche il Parma è coinvolto in Calciopoli-2. Secondo la difesa di Luciano Moggi si! Precisamente con due telefonate che sarebbero partite dalla sede della società Â  verso i designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto nel 2005, quando il Parma era in amministrazione straordinaria, peraltro prontamente smentite dell'allora presidente del Parma Guido Angiolini, che si è dichiarato estraneo al fatto.

A far uscire il nome del Parma è stato Nicola Penta, consulente informatico della difesa dell’ex dg della Juve nel processo in corso a Napoli sul caso “Calciopoli”. Penta ha infatti parlato questa mattina di altre intercettazioni in mano ai legali dell’ex dg bianconero, telefonate a sostegno della tesi difensiva che punta su un concetto che si potrebbe riassumere in “tutti colpevoli, nessun colpevole”. Entrando nei dettagli, il consulente ha spiegato, che “tre delle telefonate intercettate provengono dal centralino del Bologna a De Santis, tre da quello dell’Inter a Bergamo, una di Facchetti a De Santis, due del Parma (senza fare nomi ndr) ai designatori e una del Cagliari con Cellino che parla con Bergamo” ha spiegato il consulente.

Un’accusa, o qualcosa di molto simile, che ha però ricevuto come detto una pronta smentita dall’ex massimo dirigente del Parma. “Ero al corrente del nuovo caso “Calciopoli” ma scopro oggi che sarebbe coinvolto anche il Parma – ha detto sorpreso Guido Angiolini, da noi contattato telefonicamente – Per quanto mi riguarda posso assicurare nella maniera più categorica che da parte mia e della società di cui allora ero presidente non è mai stata fatta nessuna telefonata a nessun arbitro o designatore”.

La tesi che la difesa sostiene è chiara da tempo: le telefonate rappresentavano la prassi nei rapporti tra società e designatori o arbitri. “Tutti si informavano e tutte le società chiedevano gli arbitri migliori. Basta sentire le telefonate tra Pairetto e Bergamo per capire che dopo aver subito pressioni di ogni tipo dalle società, definivano la griglia degli arbitri che avevano in testa” ha ribadito Penta, ma anche in questo caso Angiolini è sicuro del fatto suo.

“Non solo non ho mai fatto telefonate di quel tipo, ma posso anche garantire di non averla nemmeno mai autorizzata ad altri componenti della società – ha concluso l’ex presidente, che all’epoca guidava il Parma insieme al Commissario Straordinario Enrico Bondi e all’Amministratore Delegato Luca Baraldi, ora al Bologna – Se poi, riguardo queste esternazioni, qualcuno, che si tratti un magazziniere o un dirigente o un tesserato, ha fatto una telefonata ad un suo “amico” a mia insaputa è un altro discorso, ma di certo io non ne sono stato messo a conoscenza e non ne sono a conoscenza tuttora”. Ora si attende che, come annunciato dal consulente della difesa di Moggi che le nuove telefonate e altre in corso di trascrizione siano portate in tribunale per capire il ruolo del Parma in questa storia, chi eventualmente sia stato a chiamare i designatori e, nel caso, quale sia stato l’argomento delle telefonate.

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