Non è un terremoto e neanche un temporale, ma le parole e l'atteggiamento di Francesco Guidolin nelle ultime 24 ore hanno lasciato perplessi molti tifosi e addetti ai lavori.
Parole che hanno alimentato dubbi e sospetti sul futuro “parmigiano” dell’ex tecnico del Palermo, in concomitanza con il rinnovo contrattuale di Pietro Leonardi, annunciato oggi dal presidente Ghirardi durante un’intervista a radio Kiss Kiss: “Qualche giorno fa abbiamo raggiunto un accordo con Pietro, prolungando il contratto che durerà così per altri quattro anni. Leonardi ce lo teniamo stretto” ha sottolineato il patron del Parma. Il vecchio contratto di Leonardi sarebbe scaduto nel 2013, il prolungamento è di un altro anno; un regalo per chi fino ad oggi ha gestito la società in modo impeccabile? Probabilmente è questo il Ghirardi pensiero, soprattutto dopo l’ultima sessione di mercato che ha prodotto un utile per le casse della società, ma ha creato qualche difficoltà nelle scelte dell’allenatore, come a centrocampo, soprattutto dopo il grave infortunio di Dzemaili e la partenza di Mariga.
Torniamo alla questione Guidolin, l’artefice del ritorno in serie A e dell’ottima stagione fin qui disputata. Ieri, durante la conferenza stampa post partita, il tecnico aveva rilasciato dichiarazioni cariche di soddisfazione per aver fermato l’Inter, ma aveva anche parlato del futuro del Parma, seppur in modo superficiale. “Il mio Parma è questo, poi magari tra un anno o più avanti, ne verrà costruito un altro”. Nessuna polemica e nessun attacco, eppure oggi a Collecchio Guidolin è tornato sull’argomento, stimolato dalle domande dei giornalisti che mercoledì sera avevano percepito qualcosa di strano. “Questa squadra da quando sono arrivato io ha connotazioni ben precise, grande intensità e velocità per vincere. Una squadra che deve lottare molto e avere grande spirito di sacrificio. In A ci siamo conquistati complimenti e classifica per cinque mesi grazie a queste caratteristiche. In futuro potrebbero cambiare alcune di esse. Il progetto Guidolin-Parma va avanti? Non dipende da me. Io sono qua per dare una mano e per mettere tutte le mie conoscenze. Sul futuro di un allenatore del calcio italiano, ma anche in generale, è meglio non addentrarsi”. Strane sensazioni, eppure le parole di Guidolin non convincono e lasciano spazio a molte illazioni, una su tutte: il rapporto tra Leonardi e Guidolin non è più così idilliaco come ad inizio stagione. Supposizioni che difficilmente troveranno una risposta, ma due mesi fa Guidolin diceva altre cose e usava altri toni: “Parma è il progetto giusto”. A meno che dietro le ultime dichiarazioni non ci sia il sogno della Nazionale o la tentazione di un grande club. L’ultima volta che Guidolin ha parlato di nazionale è stato a fine novembre e il concetto era chiaro: “Allenare la nazionale? Mi piacerebbe molto, come credo a tutti”. Dubbi a parte, il contratto di Guidolin scade a giugno e tutto può succedere, anche se il tecnico ha legato molto con la città e i tifosi e una sua partenza non sarebbe digerita tanto facilmente.