Pari e patta. L'1-1 finale premia gli sforzi di entrambe le squadre anche se al triplice fischio finale al Napoli è rimasto un po' di amaro in bocca per aver sciupato il vantaggio e il dominio del primo tempo. Il Parma, invece, esulta, anche se il gol è arrivato solo su calcio di rigore, ma la ripresa dei crociati è stata esemplare soprattutto dal punto di vista dell'impegno e delle ricerca del gol.
Il pareggio è la conferma che tutti cercavano: questa squadra può continuare a rimanere seduta al tavolo delle grandi e puo’ continuare a sognare.
Una partita dai due volti, dunque, che il Parma ha affrontato senza quattro pedine indispensabili come Bojinov, Galoppa, Mariga e Paloschi. Ai partenopei, invece, mancava solo Lavezzi. I gol della partita portano la firma di Denis e Amoroso, due attaccanti di riserva che per una domenica hanno rubato i fari della ribalta. Guidolin raccoglie il terzo risultato utile consecutivo e scusate se è poco, anche in una domenica segnata dall’emergenza e dallo spessore tecnico dell’avversario che ha la sola colpa di aver tirato i remi in barca nella ripresa; un peccato di presunzione pagato a caro prezzo, tant’è che negli ultimi minuti i campani sono rimasti in dieci per l’espulsione dell’ex Contini (proteste) e hanno rischiato grosso. Insomma alla squadra di Mazzarri è mancata la lucidità necessaria per conservare il risultato. Grande merito va dato al Parma la cui reazione è stata fulminante e non per i cambi operati da Guidolin che questa volta hanno influito meno del solito.
I due tecnici si sono sfidati con armi molto simili: 3-5-2 per Guidolin, 3-4-2-1 per Mazzarri. Centrocampo robusto, esterni più difensivi che offensivi, e attaccanti molto mobili. Il Tardini è pieno di tifosi napoletani che per quasi tutta la loro partita urlano e cantano a squarciagola (sembra di giocare fuori casa). Il parma accusa questo clima e regala i primi venti minuti della partita all’avversario. Al 10’ Panucci salva in extremis su Hamsik; al 17’ Lanzafame serve Lunardini che calcia di prima intenzione dal limite (palla fuori di poco); al 23’ un missile di Quagliarella sfiora il palo. I problemi principali arrivano dalla fascia sinistra dove Castellini non è aiutato dai compagni e soffre molto le discese palla al piede di Hamsik. Il numero 17 del Napoli è travolgente, come al 24’ quando affonda sulla sinistra e crossa al centro per Denis che tira di prima intenzione ma manda incredibilmente sopra la traversa (era all’interno dell’area piccola); al 28’ ci prova anche Maggio con un diagonale forte ma centrale. Il gol è nell’aria: corre il 35’ e Maggio scende sulla destra, crossa basso al centro dell’area e questa volta Denis non sbaglia (1-0). Il gol fa esplodere la gioia dei tifosi partenopei e accende la rabbia di quelli gialloblù. Il primo tempo non regala altre emozioni, se non un Parma disordinato e frastornato dal dominio napoletano: possesso palla, corsa, pressing e continue sovrapposizioni.
Il secondo tempo è un’altra partita, merito della cattiveria del Parma e demerito del Napoli che a tratti sembra aver smesso di giocare. Guidolin prova a mischiare le carte a disposizione inserendo Biabiany per Castellini e Antonelli per Lunardini. Il tecnico veneto passa alle tre punte e decide di correre qualche rischio in più rispetto alla prima parte della gara. Ma questa volta non sono le sostituzioni a cambiare l’andamento della partita, bensì il carattere della squadra, trascinata da un Morrone indemoniato e da un Lanzafame ispirato. Al 2’ Dzemaili impegna De Sanctis direttamente su punizione; al 14’ Maggio calcia da 30 metri e sfiora la traversa; al 24’ Quagliarella orchestra un contropiede che trova impreparata la difesa crociata, ma a tu per tu con Mirante si fa ipnotizzare e sbaglia il pallonetto. Un minuto dopo ci prova Lanzafame ma la sua conclusione da fuori area viene parata senza eccessivi problemi. Il Parma prende coraggio con il passare dei minuti anche se continua a lasciare ampie autostrade davanti a Mirante, mentre i campani si affidano solo al contropiede, troppo poco per ambire di portare a casa i tre punti. Mazzarri non corre ai ripari e così dopo un passaggio sbagliato di Mirante che per poco non combina una frittata al 39’ Lanzafame viene buttato giù in area di rigore da Aronica. Trefoloni non ha dubbi, è rigore. Contini protesta eccessivamente e viene espulso. Sul dischetto si presenta Amoroso: palla a sinistra e portiere a destra (1-1). I minuti finali della sfida sono emozionanti perché il Parma sente il profumo dell’impresa e spinge come un forsennato. Occasioni non ce ne sono più fino alla fine, il triplice fischi finale sigilla l’1-1. Il parma sognava i tre punti ma considerando le assenze e lo spessore dell’avversario, va bene così. Guidolin ha staccato il biglietto per continuare a viaggiare in prima classe.
Il tabellino
PARMA – NAPOLI 1-1
Marcatori: 35’ Denis, 40 st Amoruso.
PARMA (3-5-2): Mirante; Dellafiore, Panucci, Lucarelli; Zaccardo, Morrone, Lunardini (26’ st Antonelli), Dzemaili, Castellini (9’ st , Biabiany ) Lanzafame (48’ st Paci), Amoruso.
A disposizione: Pavarini, Zenoni, Budel, Cordova. All. Guidolin
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campanaro, Cannavaro, Contini; Maggio, Gargano, Pazienza (37’ st , Cigarini), Aronica; Hamsik, Quagliarella (44’ st Grava); Denis (20’ st Bogliacino).
A disposizione: Iezzo, Zuniga, Pià, Hoffer. All. Mazzarri
Arbitro: Trefoloni di Siena
Note: cielo coperto, terreno in ottime condizioni. Spettatori 20.097 (13.691 abbonati) per un incasso totale di 269.185,91 euro. Espulso Contini per proteste. Ammoniti Cannavaro, Pazienza, Panucci, Zaccardo e Lunardini. Recupero: pt 1’; st 4’. Angoli 9-4 per il Parma.