Sfidare il proprio passato non è mai semplice, meno ancora se il passato, il Parma, è una delle squadre rivelazione del campionato. All'Artemio Franchi la sfida di domani sera con i crociati non sarà Â certo una gara semplice per la Fiorentina di Prandelli, anche se sulla carta i valori in campo sembrano ben diversi.
Il tecnico viola è tranquillo, ma avverte i suoi: “Non sono preoccupato ma cosciente: troveremo delle difficoltà, perché il Parma è squadra organizzata e in forma. Ma abbiamo anche il desiderio di continuare sulla nostra strada andando a prenderci una vittoria che sarebbe importantissima, sotto molti punti di vista. Ogni gara è un esame: dobbiamo ricordarci con quale atteggiamento abbiamo vinto partite come quella di Udine. Domani sarà una sfida diversa, ma certi comportamenti da tenere sono gli stessi. Dobbiamo concedere poco e restare ordinati. In più abbiamo il sostegno del nostro pubblico”.
La sfida offre diversi incroci; le carriere di diversi giocatori hanno attraversato entrambe le squadre: “A Parma ho vissuto due anni molto belli, dal punto di vista professionale e non solo. Sono molto amico del Presidente Ghirardi e ci stiamo punzecchiando già da un po’. Gli dico che hanno una grande squadra e che partono favoriti contro di noi. Qui ho ritrovato Gilardino, e vedete tutti quello che sta facendo. Mutu ha cambiato ruolo a 30 anni e vi assicuro che non è facile. Donadel ha sempre mantenuto una grande professionalità. Frey lo vedo seriamente motivato a fare ancora meglio”.
Il tecnico viola non ha mai battuto Guidolin, un dato cui Prandelli non sembra badare: “Non ho mai vissuto di invidie o rancori. La partita è importante per i motivi che ho detto prima, non certo per il rapporto con un altro allenatore. Ognuno è responsabile dei propri comportamenti. Mai vinto in campionato contro di lui? C’è sempre la prima volta”.
Nelle file viola non ci saranno Gamberini, Mutu e Kroldrup; in dubbio anche Jovetic, difficile che Prandelli rischi il suo impiego vista l’importanza della sfida di Champions, martedì contro il Lione. Ma il tecnico avverte: “Inizieremo a pensare al Lione domenica, lo ripeterò fino alla noia. Non abbiamo la capacità di pensare a due gare nello stesso momento. Ora c’è il Parma, poi arriverà il Lione: nessuno adesso deve pensare alla Champions. “Ha una forte contusione all’alluce, per dieci giorni non è riuscito a calzare la scarpe per via del gonfiore. Ora questo è sparito grazie al lavoro dello staff medico, ma è rimasto il dolore. Gli chiederò di stringere i denti, anche se sta già soffrendo ed è demoralizzato: questo era il suo momento”.