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Calcio Serie A

Zaccardo e Lanzafame stendono al tappeto il Chievo. Finisce 2-0

Zaccardo e Lanzafame stendono al tappeto il Chievo. Finisce 2-0

Altri tre punti, altri sogni. Il Parma centra la quinta vittoria interna su sei partite e continua a respirare i profumi dei vertici della classifica. Di Zaccardo e Lazafame le firme sui due gol del Parma.

Una vittoria entusiasmante anche se non è stata condito dal bel gioco e da azioni spumeggianti. Questo Parma rende meglio quando indossa la tuta dell’operaio e non si monta la testa. I numeri della squadra di Guidolin parlano da soli: 20 punti in classifica, solo tre gol incassati al Tardini e porta inviolata da ben 308 minuti (in casa). Il Chievo, invece, non ha ancora l’età e la malizia per poter ambire a traguardi ambiziosi. Traguardi che invece i crociati possono covare, anche a fari spenti, dato che la squadra gioca un calcio essenziale e sacolpuire l’avversario nei momenti opprtuni, come era già successo contro il Bari. Per farla breve: la vittoria di oggi al Tardini è un esame di maturità vero e proprio, che accredita il Parma per un probabile posto in Europa. Per l’ex Di Carlo è stata una domenica amara, ma a fine partita non ha fatto drammi; ha solo parlato di episodi, come ha sempre fatto nei mesi in cui ha vissuto in Emilia. Il maestro Guidolin, dunque, supera l’allievo Di Carlo; sotto tutti i punti vista, soprattutto sotto il profilo tattico dato che le mosse di Guidolin sono state decisive a fini del risultato (vedi Lanzafame). Di Carlo, invece, dopo un primo tempo sterile, avrebbe dovuto inventarsi qualcosa. E’ stato sfortunato con Abbruscato che ha colpito la traversa e sul ribaltamento di fronte ha incassato il 2-0. La dura legge del calcio!

Peccato per l’infortunio di Paloschi al 24′ edl primo tempo, probabilmente si tratta di un problema muscolare, speriamo che non sia nulla di grave. Al syuo posto è entrasto Amoruso, il quale ha giocato una grande partita; dimostrazione che il gruppo è molto coeso e Guidolin sa gestirlo con molta saggezza. La partita è stata piacevole ma ha vissuto di improvvise fiammate; i due tecnici hanno dovuto rinunciare a troppi giocatori tra infortuni e squalifiche (5 nel Parma e 4 nel Chievo), ma non hanno snaturato il loro credo: 3-5-2 per gli emiliani, 4-3-1-2 per i veneti; due moduli che hanno intasato le vie centrali contribuendo a creare troppa confusione nel gioco palla a terra. Morrone in marcatura su Pinzi, gli inserimenti di Dzemaili e Galoppa, e la spinta sulle fasce di Zaccardo e Castellini sono state le mosse che hanno mandato in tilt un Chievo incapace di creare e di pensare a soluzioni differenti rispetto al lancio lungo e al cross in area di rigore.

La giornata di grazia dei tre centrali del Parma (Dellafiore, Paci e Lucarelli) e le sostituzioni di Guidolin hanno fatto il resto. Più vivace il primo tempo rispetto alla ripresa: ci provano Marcolini al 15′ (tiro alto dal limite), Bojinov al 16′ (conclusione sopra la traversa), Lucarelli al 19′ (conclusione da 20 metri alta), ancora Bojinov al 25′ (punizione dal limite che si stampa sul palo) e Yepes al 43′ (colpo di testa che sfiora il palo). Il gol arriva tre minuti prima, cioè al 40′ e matura dopo un angolo di Galoppa e una piccola mischia in area di rigore; poi la palla finisce sui piedi di Zaccardo che si inventa un diagonale di sinistro che rasenta la perfeziona e buca Sorrentino.

Nella ripresa il Chievo cambia registro e attacca con più convinzione, anche sulle fasce laterali. Il Parma indietreggia il proprio baricentro e rischia qualcosa, ma nulla di eclatante, tant’è che Mirante deve intervenire solo su alcune palle altre. L’unico perciolo arriva da un colpo di testa di Abbruscato che si stampa sulla traversa. Il resto è confusione ma soprattutto va esaltata la grande prestazione di tutto il repartio difensivo, con Lucarelli e Dellafiore praticamente insuperabili. Le sostituzioni premiano solo Guidolin che al 20′ toglie lo stanco Bojinov (non ha ancora i 90 minuti nelle gambe) ed inserisce Lanzafame, qualche minuto dopo Di Carlo risponde inserendo Abbruscato (esordio stagionale) al posto dello spento Granoche. La dure legge del calcio: al 27′ Abbruscato colpisce la traversa con un bel colpo di testa, sul capovolgimento di fronte il Parma confeziona il 2-0 grazie ad un contropiede bruciante, orchestrato da Dzemaili e concluso a rete da Lanzafame (freddo a tu per tu con Sorrentino), primo gol in serie A. Il Tardini esplode di gioia, la festa è appena iniziata. Il Parma non ha più limiti e comincia a pensare in grande, come non succedeva da troppo tempo.

PARMA – CHIEVO 2-0

Marcatori: pt 41′ Zaccardo; st 27 Lanzafame.

PARMA (3-5-2): Mirante; Paci, Dellafiore, Lucarelli; Zaccardo, Dzemaili, Morrone, Galoppa, Castellini (24′ st Zenoni); Bojinov (20′ st Lanzafame), Paloschi (24′ pt Amoruso). A disp. Pavarini, Budel, Cordova, Lunardini. All. Guidolin

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Mandelli, Yepes, Mantovani; Luciano, Iori (6′ st Bentivoglio), Marcolini (34′ st De Paula); Pinzi; Pellissier, Granoche (24′ st Abbruscato). A disp. Squizzi, Malagò, Morero, Ariatti. All. Di Carlo

ARBITRO: Pinzani di Empoli

NOTE: spettatori 14.839 per un incasso totale di 131.703,27 euro. Ammoniti Pinzi, Zaccardo, Marcolini, Mantovani e Yepes per gioco falloso. Calci d’angolo 11-3 per il Chievo. Recupero pt 1′; st 5′.

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