Il portiere del Parma, ex blucerchiato, chiede alla squadra di non lasciarsi impressionare dal clima e dall'entusiasmo dei tifosi sampdoriani che accoglieranno i gialloblù a Genova. Anche se attualmente non sembrano esserci punti deboli nell'avversario, l'estremo difensore chiede i crociati di fare la propria gara.
Quanto la emoziona la sfida di domenica contro la Sampdoria?
“Molto, ma l’emozione durerà solo fino al fischio d’inizio. Dopo passerà in secondo piano, anche perché noi dobbiamo riscattarci da una sconfitta. A Genova ho trascorso due anni, non belli dal punto di vista calcistico, che però a livello umano mi hanno lasciato tanto. Ho avuto l’opportunità di esordire in coppa Uefa, quindi qualcosa mi è rimasto dentro di quell’esperienza”.
Potrebbe risultare negativa un’eccessiva voglia di rivincita da parte sua? Il voler cercare di dimostrare cosa hanno perso lasciandola andare?
“Non ho voglia di dimostrare cosa hanno perso loro, ho voglia soltanto di dimostrare quanto valgo alla mia squadra. Adesso sono un giocatore del Parma e devo concentrarmi solo su questo”.
Da portiere, quale giocatore toglierebbe alla squadra avversaria?
“La risposta è ovvia: Cassano. In questo momento penso sia fondamentale per la Sampdoria e so bene quanto tutti si appoggino su di lui. Oltre a giocar bene per sé stesso Cassano riesce a far giocare bene i compagni e questo è dimostrato dall’eccezionale numero di assist che riesce a servire in ogni stagione. E’ molto altruista e non è un caso se i giocatori che gli stanno accanto sono sempre in vetta alla classifica marcatori”.
La Sampdoria ama molto entrare in aria di rigore. La maggior parte dei loro gol nasce da situazioni del genere. Questo può essere un problema?
“Certo, inoltre loro sono molto bravi nelle ripartenze e noi dovremo cercare di limitarli proprio in questo. Cassano tiene molto la palla tra i piedi e gli inserimenti degli altri giocatori sono ancora più pericolosi. Sarà questa una delle chiavi di lettura della gara”.
Si aspettava una Sampdoria in testa alla classifica?
“Già negli ultimi due anni avevano fatto cose molto buone. Arrivando in coppa Uefa due anni fa e giocando la finale di coppa Italia la passata stagione. La base era molto solida e con un paio di acquisti azzeccati si ritrovano, come valore, a ridosso delle favorite. Inoltre la scelta di un allenatore preparato la rende assolutamente una squadra da temere”.
Nello spogliatoio che settimana è stata? Dopo la sconfitta di domenica scorsa col Cagliari c’è voglia di rivalsa?
“Sarebbe grave se non ci fosse. Sicuramente dopo una sconfitta c’è tanta voglia di fare risultato. Ci si allena ancora con più convinzione della settimana prima”.
Quali possono essere secondo lei i punti deboli della Sampdoria?
“Loro in questo momento non sembrano avere punti deboli: in difesa sono ben messi; a centrocampo hanno gente di qualità come Palombo e Poli, che si sta rivelando un giovane di belle speranze; sulle fasce poi sono molto veloci. Noi comunque dobbiamo giocare la nostra partita senza basarci su di loro. Oltre alla Sampdoria troveremo un ambiente caldo, galvanizzato dal primo posto. Questo non ci dovrà spaventare, siamo consapevoli della nostra forza, ma anche della forza dei nostri avversari”.
Come ha vissuto i due anni a Genova da riserva? Cosa è cambiato qua a Parma?
“Alla Sampdoria sono partito come secondo di Castellazzi ed è stato così fin dalla prima giornata per scelta del mister. Castellazzi con delle buone prestazioni ha meritato poi il posto da titolare. Qua a Parma sono partito con la fiducia del mio allenatore, della società e del mio preparatore. Inoltre devo aggiungere che alla mie spalle ho un portiere che mi stimola giorno per giorno allenandosi alla grande e costringendomi a dare il massimo per tenermi stretta la maglia da titolare”.
Dopo la vittoria con l’Inter è possibile che la Sampdoria sottovaluti il Parma?
“Credo che all’inizio dovremo stare attenti al loro entusiasmo. Troveremo una squadra che gira a mille. In serie A sono poche le situazioni in cui si sottovalutano gli avversari. Quindi non ci dobbiamo aspettare regali”.
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