Consueta conferenza stampa del mister Francesco Guidolin prima della gara di Parma, dove l'Udinese affronterà i gialloblù di Roberto Donadoni. Lo scorso anno i friulani sbancarono il Tardini e poi non si fermarono più.
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Una stagione per certi versi incredibile, con molti saliscendi. Perché?
“Non è il momento di fare questi pensieri e affrontare questi temi. Dobbiamo solamente fare punti in campionato. Non ci sono altre cose che debbono distogliere l’attenzione dalla partita di domani”.
La partita di Milano potrà cambiare la stagione?
“Il risultato è stato sicuramente importante e positivo, ma abbiamo fatto questo ragionamento anche dopo aver battuto l’Inter; poi abbiamo visto che a Genova non è andata bene. E’ inutile parlare e doveroso pensare per fare meno errori possibili. Dobbiamo giocare con grande determinazione in campionato, scendendo in campo con la fame di punti. Le risposte noi dobbiamo darle ogni tre giorni”.
La differenza può farla anche l’avversario e il suo ritmo di gioco?
“Io penso che dipenda tutto soprattutto da noi. Il destino è nostro e noi dobbiamo essere i protagonisti delle nostre fortune. A Milano non è facile vincere e se l’abbiamo fatto, vuol dire che abbiamo saputo ricucire lo strappo e ritrovarsi dopo lo svantaggio iniziale. Non credo che la vittoria sia dipesa dal ritmo del Milan”.
Dalla Coppa è arrivata anche qualche defezione?
“Sì, non avremo Maurizio (Domizzi). Badu sarà disponibile, poi deciderò se utilizzarlo. Mancherà anche Jadson, che ha avuto un attacco influenzale”.
Quali difficoltà si aspetta dalla trasferta del Tardini?
“Il Parma è in un ottimo momento. E’ reduce da 9 risultati utili consecutivi e negli ultimi 15 giorni ha viaggiato a ritmo delle grandi. La squadra è esperta, solida e ben allenata, una delle squadre più in salute del campionato”.
L’anno scorso l’Udinese dopo Parma non si è più fermata.
“Quello di Parma è uno dei ricordi più belli della stagione passata. Lì abbiamo giocato bene e fatto tutto bene. E’ stata una partita che ci ha dato una spinta notevole, che ci ha permesso poi di pensare all’Europa. Le annate però sono diverse e non sempre la storia si ripete. Bisogna fare i conti con la realtà”.
Ha avuto le risposte che si aspettava da Muriel?
“Non è un giocatore solo che fa la differenza, ma la squadra. Le risposte sono state positive; ha giocato una partita generosa, si è prodigato e secondo me siamo sulla buona strada. Ma non può essere un giocatore solo a risollevare una squadra”.
La vittoria a Milano non va sminuita. Il problema è ripetersi?
“La partita di Milano è passata e domani ci aspetta un altro impegno. Per fare risultato occorre fare una grande prestazione”.
Su Nico Lopez?
“Ho poco tempo per pensare. Devo valutare le condizioni di tutti i singoli e fare una sintesi in poco tempo. Abbiamo speso tante energie; Nico sta crescendo e sta confermando le sue qualità. Quando verrà chiamato in causa dovrà anche lui riproporsi e dare quella freschezza e vivacità che sono nel suo repertorio”.