Tra mercato e campionato. E' un periodo molto delicato in casa Parma, soprattutto dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia e le recenti voci su alcune cessioni importanti (Sansone su tutti). Donadoni, durante la consueta confrenza stampa di oggi, ha cercato di tenere alta la concentrazione sulla sfida di domani al Bentegodi, contro il Chievo dell'ex Paloschi.
E’ dal 2007 che i crociati non perdono contro i clivensi: quattro vittorie e 5 pareggi. La squadra veneta è quella che ha raccolto meno punti in casa nella stagione in corso, otto. Il Chievo, inoltre, hanno ottenuto una sola vittoria nelle ultime sette partite casalinghe. Il Parma, invece, è in serie positiva da otto turni.
Ecco le dichiarazioni di Donadoni durante la conferenza stampa di oggi a Collecchio.
IL CHIEVO: “Affrontare il Chievo non è mai semplice, specie in trasferta. Nell’ultima gara che ha disputato contro l’Inter si è vista una squadra con dinamicità e convinzione. Ci sono giocatori di livello come ad esempio Thereau e come Paloschi, abituato al gol. Squadre come il Chievo ti invogliano a giocare, a portare tanti giocatori in avanti, ma poi si mettono a scudo per ripartire. Dovremo essere bravi a non prestare il fianco a ripartenze che appunto possono diventare micidiali e a essere superiori sul piano del carattere e della determinazione che faranno sicuramente la differenza”
AMAURI-CASSANO: “Nessun dualismo. Se così fosse parleremmo di due giocatori che non hanno mai giocato insieme. Invece non è così, lo hanno fatto in altre soluzioni tattiche che prevedevano un attacco a due e a maggior ragione possono coesistere in un 4-3-3. Oltretutto sia Amauri che Cassano sono elementi di esperienza e valore assoluto che riescono ad adattarsi anche a ruoli differenti. Le mie scelte sono dettate solo dalle condizioni fisiche dei giocatori e dal lavoro svolto in settimana”
GARGANO E PALETTA: “Stanno bene, anche se ovviamente la loro condizione va di pari passo con il minutaggio che riescono a collezionare”
MERCATO: “Maxi scambio col Sassuolo? Il resto non mi interessa perchè non è ancora ufficiale, ne riparleremo da lunedì. Oggi gli occhi sono puntati e focalizzati sull’impegno di domani. Come ho già avuto modo di dire a inizio gennaio cercare altre soluzioni sarebbe una forma di buon senso. In questo periodo ci sono spesso in tutti i gruppi difficoltà di carattere psicologico e di coesione. Davanti alla contingenza dunque si può solo cercare di fare del proprio meglio. Ma è chiaro che questo tipo di situazione non agevole nè i giocatori, nè gli allenatori nè l’intero movimento”