Il derby con il Sassuolo ha una tradizione recentissima, tant'è che le due squadre si sono affrontate solo due volte, nell'ultimo anno in serie b dei crociati. Due partitwe finite in parità . Quindi, entrambe sono alla ricerca della prima vittoria.
Per i neroverdi è caccia anche alla prima vittoria assoluta nella loro storia nel campionato di serie A. Dettagli e numeri di una sfida che si preannuncia piena di insidie, anche perché la squadra di Di Francesco, che haè passato dal 4-3-3 al 3-5-2, è in netta ripresa dopo gli ultimi pareggi contro Napoli e Lazio.
Durante la consueta conferneza stampa pre partita, mister Donadoni ha spiegato le varie difficoltà della gara di domani (fischio d’inizio ore 12,30), ma non solo. Ecco le dichiarazioni del tecnico:
CONTINUITA’: “Le ultime tre partite erano un ciclo importante per noi e lo abbiamo portato avanti bene. Ora incontriamo un avversario in crescita, che ha ottenuto un risultato estremamente importante, per come arrivato, contro la Lazio, in rimonta e rischiando addirittura di vincere. Segno che il Sassuolo sta acquisendo mentalità e convinzione. Ha necessità di punti per incrementare una classifica non positiva. Anche noi quindi abbiamo il compito di scendere in campo con questa mentalità e la massima convinzione. Non dovremo guardare ai nostri avversari per la loro classifica ma per i valori che esprimono”.
VALDES: “Valdes ora sta bene, ma ha necessita anche di giocare per trovare una condizione più vicino possibile a quella ottimale. Ma che ci sia una soluzione più di qualità o più di quantità la valuterò bene facendo giocare chi sta meglio”.
SANSONE: “Si sta allenando, anche se non è al meglio e in settimana lo abbiamo un po’ gestito in questo senso per cercare di prevenire eventuali problemi”.
RECUPERO PALETTA: “Spero di rivederlo in cmapo dopo la sosta. Ma accelerare il suo recupero piuttosto di quello di altri giocatori per noi importanti, come Galloppa e Obi, non è nei nostri intenti perché non vogliamo rischiare”. recidive
TROPPE AMMONIZIONI: “Il centrocampo è una posizione nevralgica. E’ più facile prendere il cartellino giallo quando si è chiamati a dover spezzare il gioco avversario. Ma ripeto, quella di Marchionni a Firenze mi è parsa esagerata. Certo, anche noi dobbiamo essere più bravi a capire che un giallo preso per contingenza e necessita è comprensibile. Non in caso di protesta o altro e in questo dobbiamo migliorare”.