Roberto Donadoni brinda alla prima vittoria esterna della stagione: "L'espulsione ci ha dato una mano. Dedichiamo la vittoria a Daniele Galloppa". Inviperito, invece, il tecnico del torino Giampiero Ventura: "Sansone è caduto senza dire una parola".

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DONADONI: “Nel primo tempo ci è mancata un po’ di convinzione ma le occasioni migliori le abbiamo avute noi. E’ chiaro che l’espulsione di Sansone ci ha dato una mano; comunque siamo stati lucidi e abbiamo cercato la vittoria senza correre rischi. Il modulo? Il 3-5-2 è il nostro modulo classico, solo dopo l’espulsione sono passato al 4-3-3, lo stesso modulo che ci ha consentito di battere la Sampdoria. Avanti così, la classifica per ora non conta. Il mio rinnovo non è stato decisivo nella nostra reazione, io non ho ancora firmato ma è un dettaglio. Dedico la vittoria a Daniele (Galloppa)”.

SANSONE (Parma): “Dedico il mio primo gol in serie A alla mia famiglia, alla fidanzata che è a casa e ai miei amici. Siamo contenti per la vittoria. Quando sono entrato il mister mi aveva detto dove mettermi e l’ho fatto. Sul gol sono stato un po’ fortunato, così come tutta la squadra che ha comunque meritato di vincere”.

VENTURA: “Il risultato finale è figlio delle situazioni e del cartellino rosso a Sansone. Abbiamo giocato un buon primo tempo, poi l’espulsione di Sansone ha cambiato tutto. In undici contro undici avevamo fatto noi la partita. L’epulsione è ingiusta, Sansone è caduto senza dire una parola. Forse non c’èra il rigore, però il rosso non ci stava. Al Parma non puoi concedere un uomo, dopo il loro vantaggio tutto è stato più difficile”.