A piccoli passi verso una maturazione che si vede solo a sprazzi. Il Parma riacciuffa il Milan e aggiunge un altro punticino alla propria classifica. E' un'altra boccata semi amara, perchà© questo Milan non è più una squadra di marziani e può prenderle da chiunque.

A Donadoni manca un rigore (sgambetto di Zapata su Lucarelli) e questo inasprirà i toni delle polemiche, ma la sensazione finale è che il pareggio sia sacrosant. Certo, con un pizzico di forza fisica in più,una manciata di malizia sotto porta, e senza le (poche) pozzanghere del Tardini, forse il Parma avrebbe brindato alla sua seconda vittoria in campionato.
I gol arrivano tutti nella ripresa (El Shaarawy e Galloppa). Quello dei rossoneri nasce da un’azione di contropiede, un film già visto contro Napoli e Fiorentina. Errori che mettono a nudo gli errori del centrocampo gialloblù, troppo leggero in fase di non possesso palla. Comuqneu, non mancano le note positive: Musacci, ad esempio, autoritario e intraprendente, quanto Valdes (assente per squalifica). Ma anche il recupero lampo di Belfodil (entrato nella ripresa) e la personalità di Ninis.

Donadoni ed Allegri si sfidano con armi differenti: più affilate quelle rossonere, inizialmente con Boateng alle spalle di El Shaarawy e Bojan. Un 4-3-1-2 che dopo 20 minuti di pressapochismo si trasforma in 4-2-3-1 con Bojan prima punta. Il Parma indossa il solito abito, un 3-5-2 con Amauri e Pabon in attacco. Ma anche questa volta la coppia sudamericana non convince, più per colpa del colombiano, sempre più in difficoltà nel comprendere il nostro calcio e gli schemi di Donadoni.
Primo tempo insipido, anche a causa dei due centrocampi, troppo appiccicati alle rispettive difese e, quindi, poco propositivi. Milan sbaglia molti passaggi, anche in difesa. Il campo inzuppato di acqua è un dettaglio non indifferente per entrambe le squadre che comunque percorrono la strada del gioco palla a terra.
Due occasioni per il Parma, tre per i rossoneri. Al 14′ ci prova Boateng con un tiro da fuori area, centrale (parato). Due minuti dopo ancora Boateng, con un colpo di testa che Mirante para in tuffo. Al 21′ punizione da 22 metri di Musacci, Abbiati devia in angolo. Al 43′ un destro a girare di Bojan sfiora l’incrocio dei pali. Pochi secondi dopo ci prova Ninis con una gran botta da lontano che finisce di poco a lato.

La ripresa inizia con una scossa elettrica: il Parma è sbilanciato in avanti e il Milan lo colpisce in contropiede. El Shaarawy sfonda sulla destra, resiste al pressing di Zaccardo e con un preciso rasoterra ‘buca’ Mirante. E’ il gol dell’1-0. Un gol che cambia il volto alla partita, anche perché il Parma comincia macinare gioco e a presentarsi in area avversaria con maggiore frequenza. Come al 21′ quando Ninis viene fermato fallosamente al limite; sulla conseguente punizione Galloppa calcia un rasoterra che passa sotto la barriera e si infila in rete. 1-1 e palla al centro. Adesso tutti si aspettano i fuochi d’artificio, ma non arrivano a causa della stanchezza delle due squadre (le distanze tra i reparti aumentano). La cronaca, infatti, registra solo due bolidi di Parolo (34′) e Montolivo (39′) che i portieri deviano in angolo. Finisce 1-1, il calcio champagne non abita qui.

PARMA – MILAN 1-1
Marcatori: st 5′ El Shaarawy; 21′ Galloppa

PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi (18′ st Biabiany), Ninis, Musacci (30′ st Parolo), Gobbi; Pabon (7′ st Belfodil), Amauri.
A disp. Pavarini, Bajza, Maceachen, Morrone, Acquah, Sansone, Benalouane, Marchionni, Fideleff. All. Donadoni
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Zapata, Yepes, De Sciglio; Ambrosini (18′ st Montolivo), De Jong, Nocerino; Boateng (25′ st Robinho); El Shaarawy, Bojan (36′ st Pazzini).
A disp. Amelia, Narduzzo, Mexes, Pazzini, Acerbi, Niang, Constant, Bonera, Emanuelson, Antonini. All. Allegri

Arbitro: Rocchi di Firenze
Note: spettatori 14.420, incasso totale 205.049,80 euro. Ammoniti Rosi per simulazione, Ambrosini e Abbiati per comportamento non regolamentare. Angoli 5-4 per il Milan. Recupero: 0′ pt; 3′ st.