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Calcio Serie A

Donadoni e la prima al Tardini: grande entusiasmo e difesa a 3

Donadoni e la prima al Tardini: grande entusiasmo e difesa a 3

"Non vedo l’ora che si scenda in campo mi sento positivo, ho un grande entusiasmo. In questi giorni l’ho visto anche nella squadra che si è allenata con molta partecipazione. L’obiettivo è mantenere questa carica, che è comprensibile immediatamente dopo un cambio di allenatore, fino alla fine".

Sono queste le premesse di Roberto Donadoni alla vigilia del suo esordio sulla panchina del Parma (domani al Tardini contro il Siena). Il tecnico resta molto abbottonato sulle scelte tattiche, ma è probabile la difesa a 3. “Ho voluto provare la difesa a tre perché credo che per caratteristiche tecniche della rosa possa essere fattibile ma non escludo di difendere a quattro”. A centrocampo mancherà lo squalificato Galloppa: Musacci e jadid si contendono un posto a centrocampo, sebbene Donadoni non faccia nomi: “Voglio conoscere tutti i giocatori. La rosa è ampia. Per questo oggi sono tutti convocati e l’importante è che sono anche tutti ben disposti e disponibili. Poi in ritiro andremo in venti. Come detto dopo il cambio di allenatore c’è carica e voglia di riscattarsi in fretta. Ma questi sentimenti vanno incanalati bene e in modo razionale senza confusione e frenesia. Sinceramente non penso che il Siena verrà qui per fare la partita e chiuderci nella nostra area. Dovremo essere propositivi, cercare di attaccare con intelligenza ed equilibrio, gestendo bene i momenti in cui andremo in sofferenza. Il Siena è una squadra corta, compatta che riparte in velocità. La classifica però non dice che è superiore al Parma quindi l’affronteremo a viso aperto e con grande determinazione”.
Infine il capitolo Hernan Crespo. nell’ultimo mese, con Colomba in panchina, l’attaccante argentino era finito ai margini della prima squadra. Donadoni non si sbilancia e per Crespo si prospetta un’altra domenica amara che i tifosi non capiranno: “Faccio scelte coerenti con il mio pensiero e con le indicazioni che mi fornisce l’allenamento settimanale. Non decido in base al nome o ai ricordi. Anche se comprendo che i tifosi ragionano in modo diverso. L’importante è che i giocatori siano volonterosi e disponibili. In questi giorni lo sono stati tutti”.

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